Perry non è l’unico contagiato e le persone che ospitano i parassiti, molecole d’ignota provenienza, cedono a una folle paranoia che le conduce a scorgere ovunque macchinose cospirazioni, fino a portarle in poco tempo all’omicidio o al suicidio. Gli Stati Uniti hanno forse subìto un attacco batteriologico che rischia di condurre la nazione all’autodistruzione?
La CIA, allertata dall’epidemiologa Margaret Montoya, indaga segretamente, ma ha bisogno di un sopravvissuto per osservare da vicino questa strana e nuova malattia. Il compito di trovarlo spetta all’agente Dew Phillips. Perry è la preda perfetta per Phillips e, mentre il primo ingaggia una furiosa lotta contro i parassiti ormai in grado di interagire con il suo cervello, il secondo inizia a capire con sempre più chiarezza quale sia il loro mistero.
Perry è nelle mani della CIA, ma questo non è sufficiente a proteggerlo: i parassiti, quasi fossero esseri senzienti, si rivelano una minaccia per l’intera umanità e a Phillips non resta che fermarli per cercare di salvare il mondo in cui vive.
Scritto nel 2008, uscito in Italia per la Fanucci nel 2011 e presentato con altisonanti frasi di lancio di Joe Lansdale, Lincoln Child e James Rollins, il romanzo di Scott Sigler (primo di quella che dovrebbe essere una trilogia) è in realtà una mezza patacca che un po' annoia e quindi ovviamnete delude. Sigler propone una storia buona per lo Splatterpunk degli anni 90 ma che oggi appare piuttosto datata.
I tempi del resto sono (o dovrebbero essere) cambiati e,roba di questo tipo risulta ormai, agli occhi del lettore scafato, piuttosto dozzinale. Intendiamoci comunque, non è tutto da buttare, anche perché Sigler ha uno stile abbastanza originale e interessante. In definitiva quindi, si può leggere, ma non aspettatevi chissà cosa.
Curiosità: in qualche modo, parte della trama rimanda al film super cult Brian Damage- La Maledizione Di Elmer, di Frank Henenlotter.