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VILLAGGIO DEI DANNATI (IL) - recensione

Titolo: VILLAGGIO DEI DANNATI (IL)
Titolo originale: Village Of The Damned
Regia: Wolf Rilla
Interpreti: George Sanders, Barbara Shelley, Martin Stephens, Michael Gwynn, Laurence Naismith, Richard Warner, Jenny Laird
Anno: 1960

Nonostante il ritmo non sia travolgente, il film di Rilla riesce a creare una crescente inquietudine grazie anche ad un'iconografia vagamente nazista. Un classico del cinema di fantascienza. Uscito nel 1960, IL VILLAGGIO DEI DANNATI è un film che ha fatto storia.

 

A Midwich, un piccolo paesino scozzese, in un giorno qualunque gli abitanti si addormentano improvvisamente e, al risveglio, tutte le donne del villaggio si accorgono di essere gravide. Dopo qualche mese le donne danno alla luce misteriosi bambini biondi dagli occhi azzurri come il ghiaccio, dotati di straordinarie capacità di apprendimento e di mostruosi poteri di controllo psichico. Nel frattempo l'esercito inglese indaga sul misterioso evento, senza riuscire a trovare una convincente spiegazione.

Costato solo 300.000 dollari, il film incasso più di 5 milioni e segnò una tappa fondamentale nel cinematografia dalle connotazioni smaccatamente sociali. Il crescente interesse verso i poteri extrasensoriali e l'avvento della pillola, che modificò in pochissimo tempo la modalità di procreazione, aiutarono senza dubbio il successo del film basato sul famoso romanzo The Midwich Cuckoos (in Italia L'Orrenda Invasione n.d.r) di John Wyndham . La discreta regia di Rilla fece il resto.


Curiosità numero 1: nel 1964 venne girato un sequel intitolato La Stirpe dei Dannati.

 

Curiosità numero 2 : nel 1995 John Carpenter ha realizzato il remake del film di Rilla.



scritto da: Francesco Cortonesi


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