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PIANETA DEGLI UOMINI SPENTI (IL) - recensione

Titolo: PIANETA DEGLI UOMINI SPENTI (IL)
Titolo originale: Battle Of The Worlds
Regia: Antonio Margheriti
Interpreti: Claude Rains, Bill Carter, Umberto Orsini, Maya Brent, Jacqueline Derval, Renzo Palmer, Carlo D'Angelo, Jim Dolen
Anno: 1961

Margheriti può contare su un ottimo soggetto di Ennio De Concini e su un cast di tutto rispetto, in cui spicca magistralmente Claude Rains (Notorius, Casablanca, L'uomo Invisibile e Il Fantasma Dell'Opera), nel ruolo di uno scienziato bizzarro e geniale. Vergognosamente snobbato dalla “critica colta”, IL PIANETA DEGLI UOMINI SPENTI è un piccolo capolavoro con un finale straordinariamente visionario. Il regista di Apocalypse Domani può contare finalmente su un budget decente, dimostrando tutta la sua bravura nell'utilizzo di effetti speciali artigianali ma di livello piuttosto alto. Se vi piace la fantascienza old style questo è un film che non dovete assolutamente perdere.

 

Girato nel 1961 e conosciuto anche con altri titoli, tra cui quello più banale Battle Of The Worlds (che non regge minimamente il confronto con quello italiano), il film di Margheriti si basa su un idea affascinante, che vede un pianeta creato per la conquista di altri mondi avvicinarsi velocemente alla nostra amata Terra.

 

Gli alieni conquistatori e ideatori del piano (probabilmente ingannati da calcoli errati) sono ormai deceduti (sono loro gli uomini spenti del titolo) ma il pianeta, protetto da alcuni dischi volanti programmati per distruggere chiunque provi a opporsi all'obbiettivo, è pilotato da un gigantesco computer e pare inarrestabile.
A sventare la minaccia ci penserà un pugno di scienziati, guidati da un eccentrico Dottor Benson.
 

Il film vanta una splendida scenografia, talmente bella che si meriterebbe di essere proiettato a ripetizione nelle scuole di design. Storia notevole e buon ritmo, fanno de IL PIANETA DEGLI UOMINI SPENTI uno spettacolo che funziona alla perfezione, con monologhi notevoli recitati da Rains nei panni del bizzarro scienziato, che ancora una volta mostra di che pasta è fatto. Grandioso.

Curiosità: il film si ispira a Flash Gordon di Alex Raymond, anche se dal film di Margheriti, a conti fatti, emerge una storia del tutto originale.

Curiosità n° 2: Giuliano Gemma compare qui per la prima volta sullo schermo.



scritto da: Francesco Cortonesi


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