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TERRORE  DI FRANKENSTEIN (IL) - recensione

Titolo: TERRORE DI FRANKENSTEIN (IL)
Titolo originale: Ghost Of Frankenstein (The)
Regia: Erle C. Kenton
Interpreti: Lon Chaney Jr., Bela Lugosi, Cedric Hardwicke, Ralph Bellamy, Lionel Atwill, Evelyn Ankers, Janet Ann Gallow
Anno: 1942

Il film risulta per certi aspetti addirittura superiore a Il Figlio Di Frankenstein, pur non regalando memorabili scorci di impressionismo come invece era riuscito a fare il film diretto nel 1939 da Roland Lee. La scenografia gotica è straordinaria e la trama, nonostante la linearità, è interessante, pur in definitiva non facendo altro che ripercorrere il classico schema della storia di Frankenstein.  Non male davvero. Uscito nel 1942, il film girato da Erle C. Kenton polverizzò tutti i record di incasso, nonostante il pessimo giudizio che molti critici gli tributarono nei giornali dell'epoca.

 

In pieno conflitto mondiale, la Creatura del Dottor Frankenstein si presentò come un mostro spaccatutto e questo probabilmente contribuì a galvanizzare un pubblico che non vedeva l'ora di menare le mani contro la Germania nazista. Interpretato da un Lon Chaney Jr. in stato di grazia, capace di non far rimpiangere Boris Karloff, e da un Bela Lugosi sopra le righe e nuovamente vestito dei panni di Ygor, il film è tutt'altro che sciatto come invece alcuni critici sostengono tutt'oggi.

 

La storia riprende da dove si era interrotta quella de Il Figlio Di Frankenstein e vede questa volta Yogr riportare in vita la creatura per poi raggiungere Ludwig, il figlio del Dottor Frankenstein, e chiedere asilo. Ludwig decide quindi di riparare all'errore del padre e di dare alla creatura un nuovo cervello.

 

L'idea è quella di utilizzare la materia grigia di un suo collaboratore morto a causa del mostro, ma Ygor si offre volontario per poter divenire tutt'uno con la creatura che ha risvegliato. Lo scienziato ovviamente rifiuta, sapendo con chi ha a che fare, ma un suo collega sembra di ben altro avviso. Naturalmente le cose precipitano...

Curiosità: si racconta che Jack Pierce, per realizzare la sequenza in cui Frankenstein emerge dalla colata di zolfo solidificato, usò uno strato di trucco tanto denso che quasi soffocò Lon Chaney Jr.



scritto da: Francesco Cortonesi


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