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GUERRA TRA I PIANETI - recensione

Titolo: GUERRA TRA I PIANETI
Titolo originale: Killers From Space
Regia: W. Lee Wilder
Interpreti: Peter Graves, James Seay, Steve Pendleton, Frank Gerstle, John Frederick, Barbara Bestar, Shepard Menken
Anno: 1954

Film bizzarro e delirante che porta in scena degli alieni indimenticabili, vestiti con aderenti tutine nere. Le palline da ping pong colorate (male!) al posto degli occhi sono poi perfette per dare agli extraterrestri in questione un'espressione strabica e demente oltre ogni limite.  Gli animali giganti che abitano le grotte sono palesemente proiettati su uno schermo posto tra le stalagmiti e alcune scene vengono riproposte persino più di una volta.  Assolutamente da vedere se si è cultori della serie Z.

 

Dopo aver girato il bizzarro ma interessante Il Fantasma Dello Spazio, il regista W. Lee Wilder tornò a far parlare di se girando, nel 1954 l'assurdo GUERRA TRA I PIANETI e riuscendo incredibilmente a coinvolgere nel progetto anche l'attore Peter Graves, all'epoca all'apice del successo ed evidentemente ignaro di ciò che lo aspettava.

In seguito ad un test atomico, l'aereo che ha sganciato la bomba precipita al suolo e i piloti vengono dati per morti. Dopo alcuni giorni però uno di questi torna inaspettatamente a casa senza ricordare nulla di quello che gli è accaduto in seguito all'impatto. Ricoverato in ospedale per alcune analisi, i medici scoprono nel suo torace un misterioso taglio a forma di croce di cui non riescono a stabilire l'origine. Poco dopo l'uomo inizia ad avere strani comportamenti e inquietanti allucinazioni che lo conducono, incapace di intendere e di volere, all'interno di una grotta dove si nascondono misteriosi alieni.

Qui scopre che sono stati proprio gli extraterrestri a guarirlo, nel tentativo poi di utilizzarlo per scoprire alcuni progetti segreti del governo americano. Nel frattempo i visitatori galattici in questione hanno messo però a punto un piano che prevede la conquista del mondo anche tramite l'utilizzo di alcuni animali giganti.

 

Riuscito a fuggire, il pilota raggiunge una misteriosa centrale e fa esplodere la grotta. Il film non ha certo un ritmo travolgente, ma la parte centrale con gli extraterrestri in gran spolvero e protagonisti assoluti è super cult. Esilarante oltre ogni limite.

Lee Wilder, (fratello del più celebre Billy) dimostra qui di essere degno della poetica bizzarra di Ed Wood e si ritaglia un posto al sole nella storia del cinema di serie Z.
Se vi piace il genere, questo film entrerà nella vostra top ten.
Resterete basiti...!

Curiosità: non male lo schermo che gli alieni utilizzano per far vedere il pianeta da cui provengono al prigioniero. Incredibilmente assomiglia fin nei minimi particolari ad un moderno televisore ultrapiatto.



scritto da: Francesco Cortonesi


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