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ATTACK OF THE 50FT WOMAN - recensione

Titolo: ATTACK OF THE 50FT WOMAN
Titolo originale: Attack Of The 50ft. Woman
Regia: Nathan Juran
Interpreti: Alison Ayes, William Woodsn, Yvette Vickers, Roy Gordon, Ken Terrell
Anno: 1958

Più che la ricchezza poterono le dimensioni, in questo classico esempio di fantascienza anni ’50. Peccato che una storia non male venga tradita proprio da brutti effetti speciali. Eventualmente, se ne può comunque ridere…

 

Una donna ricchissima (e anche alquanto imprudente, tanto da andarsene a spasso con una collana con appeso il diamante di maggior valore al mondo), mentre attraversa il deserto ha un incontro ravvicinato con una specie di pallone da spiaggia… pardon… con un oggetto volante non identificato.

 

Scappata di corsa (l’automobile infatti non si riavvia) raggiunge il piccolo paese in cui abita e lancia l’allarme allo sceriffo, mentre suo marito è alle prese con una bella smorfiosetta interessata a entrare in possesso del patrimonio di famiglia.

 

Apprendiamo così che la donna è soggetta ad alcolismo ed è già stata ricoverata in passato per una grave forma di esaurimento nervoso. Senza quindi essere creduta da nessuno, costringe il marito ad accompagnarla a una folle caccia all’UFO, che si concluderà con l’inevitabile incontro con il gigante alieno.

 

L’uomo fugge abbandonando la donna, che viene ritrovata tempo dopo in coma e sofferente di una forma di accrescimento cellulare che la trasforma in una gigantessa. Con queste nuove sembianze, si vendicherà del marito fedifrago e della sua avida amante, ma verrà abbattuta da alcune scariche di alta tensione.

 

A differenza del remake televisivo del 1993, il tono non è apertamente umoristico e non contiene letture sotterranee di carattere femminista. La storia (la sceneggiatura è di Mark Hanna) segue con un certo interesse una vicenda dai toni drammatici, concentrandosi su alcuni personaggi e tratteggiandoli con un certo approfondimento.


In questo senso, ATTACK OF THE 50FT WOMAN funziona e Nathan Juran (regista di una certa consistenza in ambito fantastico, autore fra gli altri di A 30 Milioni Di Km Dalla Terra, 1957) riesce a curare discretamente l’aspetto realistico della vicenda, traendo vantaggio dalle ottime prove di William Hudson e Yvette Vickers.

 

Il problema però è dovuto all’aspetto fantascientifico, con l’ingresso in scena dei pessimi (anche per l’epoca) effetti speciali, che si riducono a una serie di sovraimpressioni realizzate malissimo (il gigante è addirittura semi trasparente), alle quali si va ad aggiungere anche un'improponibile soluzione scenografica dell’interno del disco volante, previsto per avere dimensioni gigantesche ma realizzato a misura di essere umano.


Tutto questi elementi sbagliati tolgono ogni credibilità alla vicenda e finiscono per soffocare ogni possibile attrattiva della pellicola. ATTACK OF THE 50FT WOMAN così, è un film modesto ed è un peccato, perché il potenziale era piuttosto alto. Peccato davvero...



scritto da: Michael Wotruba


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