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HALLOWEEN 6 / LA MALEDIZIONE DI MICHAEL MYERS - recensione

Titolo: HALLOWEEN 6 / LA MALEDIZIONE DI MICHAEL MYERS
Titolo originale: Halloween: The Curse Of Michael Myers
Regia: Joe Chappelle
Interpreti: Donald Pleasence, Paul Stephen Rudd, Kim Darby, Mitchell Ryan, George P. Wilbur
Anno: 1995

Ebbene sì, ancora Michael Myers. Ma stavolta c’è una minima novità che interferisce con il previsto finale, rendendolo un po’ più digeribile del precedente capitolo.

 

L'inquietante interrogativo su chi sia realmente Michael Myers trova in questo sesto capitolo l’agognata risposta. Passati alcuni anni, Michael da ora la caccia alla figlioletta neonata di sua nipote. Sulle sue tracce troviamo il solito Dottor Loomis, aiutato da Tommy Doyle (il ragazzino scampato al massacro originale del primo film). Insieme a una ragazza madre e a suo figlio, i due riescono a evitare che l’intento del malvagio Myers si materializzi, scoprendo quale terribile verità si celi dietro alla sua sanguinaria frenesia.

 

Joe Chappelle riesce a infondere una certa tensione ad una vicenda oramai trita e ritrita, inventando anche una motivazione assurda che tende a smitizzare l’archetipo rappresentato dall’assassino immortale in maschera bianca. Con una certa originalità, riesce a divincolarsi dai luoghi comuni e dal pericolo di proporre situazioni già viste mille volte.

 

Pleasence (qui in una delle sue ultime interpretazioni) appare piuttosto sottotono. Anche il cast che lo circonda non brilla particolarmente, cosicché la parte del leone la fanno George Wilbur (stuntman che era già stato Myers nel quarto episodio) e Marianna Hagan.

 

Il musicista Alan Howarth (fido collaboratore di Carpenter in molti film) costruisce una bella colonna sonora ricca di suggestioni come nei precedenti titoli della serie, contribuendo in modo determinante sull’esito complessivo della pellicola. A somme tirate, uno “slasher” decente, che malgrado la smitizzazione del suo stesso protagonista, riesce in qualche modo a essere un minimo inquietante.



scritto da: Michael Wotruba


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