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ESTRANHO MUNDO DE ZÉ DO CAIXAO (O) - recensione

Titolo: ESTRANHO MUNDO DE ZÉ DO CAIXAO (O)
Titolo originale: Estranho Mundo De Zé do Caixao (O)
Regia: José Mojica Marins
Interpreti: José Mojica Marins, Luis Sérgio Person, Rosalvo Cacador, JIam Silva, Goerge Michael Serkeis, Iris Bruzzi, Oswaldo De Sousa
Anno: 1968

Tre episodi.

 

O Fabricante de bonecas: quattro balordi tentano di rapinare un fabbricante di bambole dopo averne stuprato la figlia. Sarà peggio per loro...


Tara: in questo episodio privo di dialoghi, un misero venditore di palloncini spia una donna fino a seguirla al luogo della sua sepoltura, ove potrà dare sfogo al suo necrofilo desiderio.


Ideologia: per convincere un giornalista della veridicità delle sue folli teorie sull’istinto umano, Zé do Caixão lo tiene recluso in compagnia della moglie, fino a farne emergere il lato più istintivo e animalesco.

 

Marins è divenuto col tempo personaggio di grande culto nell’ambito del cinema underground e dell’orrore, grazie soprattutto alla sua follia visionaria e perversa, con la quale supplisce all’imbarazzante povertà di mezzi economici a disposizione.

 

Questo trittico (anche se la prima vicenda appare derivata da mille altre e priva dunque della necessaria originalità) offre momenti di grande fascino, soprattutto la visione scopofila del secondo frammento risulta particolarmente riuscita.

 

La messinscena è a dir poco delirante (in special modo nell’ultimo segmento, con alcune trovate visive davvero geniali) e questa bizzarra pellicola riesce a non essere mai banale o tediosa. Anche solo per curiosità, meriterebbe una visione.



scritto da: Michael Wotruba


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