
Titolo: DRAG ME TO HELL
Titolo originale: Drag Me To Hell
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Alison Lohman, Justin Long, Lorna Rever, Dileep Raop, Adriana Barraza, Chelcie Ross
Anno: 2009
Sam Raimi torna all'horror ma sembra un po' indeciso sulla strada da percorrere...
Maledetta da una zingara a cui ha negato l’ennesima proroga sul rimborso di un prestito, obbligandola a venire sfrattata, una giovane e rampante funzionaria di banca deve vedersela con un orribile essere intenzionato a impossessarsi della sua anima. La sua unica soluzione sembra essere quella di partecipare a una seduta spiritica organizzata da una medium, che ha già avuto modo di affrontare il pericoloso mostro. Un finale in pieno stile Twilight Zone mette a posto ogni cosa.
Sam Raimi torna al cinema dell’orrore dopo il trittico di Spiderman e lo fa sciorinando una grande maestria tecnica, gestendo in modo impeccabile le riprese e i precisi contrappunti musicali di Christopher Young. Un cast dai volti perfetti per il proprio ruolo, interpreta sentitamente una pellicola che alterna momenti di grande tensione a sprazzi di feroce ironia “cartoonistica”, almeno fino al raggiungimento della scena chiave.
Purtroppo, dopo un buon inizio, un brusco cambio di registro operato da Raimi getta alle ortiche una fase cruciale della vicenda, dissipando ogni tensione e lasciando lo spettatore perplesso. La vicenda, già claudicante di suo, finisce per crollare su sé stessa in una serie di trovate demenzial-burlesche, che non hanno alcuna tensione e suonano terribilmente fuori luogo, rendendo nullo quello che di buono era stato realizzato fino a quel momento.
Vale tuttavia la pena di menzionare le ottime prove dei due protagonisti, Alison Lohman e Justin Long, nonché la consueta prodigiosa abilità dei tecnici della KNB EFX Group (i due Grindhouse di Rodriguez e Tarantino) per quel che riguarda il reparto effetti speciali.