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SECONDINA IN UN CARCERE FEMMINILE (UNA) - recensione

Titolo: SECONDINA IN UN CARCERE FEMMINILE (UNA)
Titolo originale: Frauen Fur Zellenblock 9
Regia: Jesus Franco
Interpreti: Karine Gambier, Aida Gouvenia, Howard Vernon , Susan Hemingway, Lina Romay, Eric Falk
Anno: 1977

La formula è sempre quella: un po’ di torture, molte tette e culi e una spruzzata di esotismo. Ma almeno, in questo caso un minimo di intrattenimento è garantito.

 

Ennesimo WIP girato sotto l’egida produttiva di Erwin Dietrich da Jesús Franco, nel quale Karine Gambier (poi passata al porno) è un’intrepida rivoluzionaria catturata e rinchiusa in un campo di prigionia gestito da due sadici e perversi vessatori. Un viscido Howard Vernon e una crudele Aida Gouveia (che ha sempre e solo lavorato per il regista madrileno) passano il loro tempo torturando e soddisfacendo i loro biechi istinti sessuali. Karine, grazie anche all’aiuto di una giovanissima prigioniera (la bella Susan Hamingway) riesce a fuggire con altre due compagne, ma per tutte il destino è segnato.


Una bella fotografia rende appena dignitosa la visione di questa monotona pellicola, considerando che la recitazione, una volta tanto, riesce a tracciare la caratterizzazione dei personaggi contenuti nella storia. Un inatteso quanto pessimistico finale riscatta l’inaccettabile parte della fuga (addirittura le tre fuggiasche sopravvissute trovano il tempo di schiacciare un pisolino sapendo di essere braccate dai militari).


In UNA SECONDINA IN UN CARCERE FEMMINILE tutto risulta già visto, all’insegna del massimo risparmio e spesso tirato via, ma in qualche modo, lo spettacolo funziona. Se non avte troppe pretese, potete guardarlo a tempo perso.



scritto da: Michael Wotruba


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