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RE-ANIMATOR 2 - recensione

Titolo: RE-ANIMATOR 2
Titolo originale: Bride Of Re-Animator
Regia: Brian Yuzna
Interpreti: Jeffrey COmbs, Bruce Abbott, Claude Earle Jones, Fabiana Udenio, David Gale, Kathleen Kinmont, Mel Stewart
Anno: 1990

Yuzna riprende in mano i personaggi di Re-Animator, tirando fuori un ottimo sequel ricco di ironia e orrori e riuscendo a trattare l’argomento con un occhio abbastanza differente. Creature grottesche, trovate deliziosamente assurde, personaggi sopra le righe: benvenuti al circo degli orrori del buon Brian.

 

Brian Yuzna (alla regia), Rick Fry e Woody Ketih (alla sceneggiatura) e Screaming Mad George (agli effetti speciali) erano stati gli artefici del valido Society. Il loro ritorno coincide con quello di Herbert West e Daniel Cain, la coppia di medici che, in maniera del tutto folle, si diverte a infondere nuova vita a parti di cadaveri usando un fluido rigeneratore di loro invenzione. Questa volta però, un tenace poliziotto e la testa di un loro scienziato rivale (il Dottor Hill) metteranno loro i bastoni fra le ruote, impedendogli di portar a termine con profitto la rianimazione di un corpo contenente il cuore della defunta fidanzata di Cain.

 

Seguito del folgorante esordio registico di Stuart Gordon (1985). Questo secondo episodio si dipana, con un ritmo vivace imposto da Yuzna, attraverso orrori da mattatoio e grottesche creazioni, sviluppando una demenziale vicenda carica di riuscite trovate ironiche, che sembrano attualizzare la parte conclusiva del ciclo “mostruoso” targato Universal.

 

Ritornano quasi tutti gli interpreti dal precedente episodio, mantenendo il loro alto standard interpretativo e quelli nuovi (Claude Earle Jones e Mel Stewart), si adeguano con gusto e professionalità, con l’eccezione di una Fabiana Udenio piuttosto dimessa. Gli effetti speciali si fanno più grotteschi e meglio realizzati, con delle trovate davvero riuscite (come la creatura occhio e la testa volante di Hill). Un sequel scatenato che mantiene quasi inalterati i valori del capostipite e offre un più che onesto intrattenimento.



scritto da: Michael Wotruba


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