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DOLLS / BAMBOLE - recensione

Titolo: DOLLS / BAMBOLE
Titolo originale: Dolls
Regia: Stuart Gordon
Interpreti: Ian Patrick Williams, Carolyn Purdy-Gordon, Carrie Lorrain, Guy Rolfe, Hilary Mason
Anno: 1987

Costretti da un’improvvisa tempesta a rifugiarsi in un’isolata villa, una famigliola composta da padre, figlia e matrigna viene accolta dai due anziani proprietari. A breve giungono alla magione anche due autostoppiste e un giovane che ha dato loro un passaggio. Man mano che gli egoismi e le tensioni vengono fuori, le bambole costruite dalla coppia eliminano chiunque lo meriti, animandosi magicamente. Appena i due sopravvissuti lasciano la proprietà, nuove visite si preparano a superare la “prova”...

 

Con un brusco cambio di direzione, la coppia Yuzna/Gordon, dopo aver riposto le armi dello “splatter” (trionfanti in Re-Animator e From Beyond) mette in piedi quest’oscura fiaba dell’orrore per la Empire Pictures di Charles Band, nella quale sono le atmosfere fatate ad avere la meglio, lasciando il sangue e la violenza giusto in qualche brevissima sequenza.

 

L’animazione delle bambole è sorprendente e la fotografia dello svedese Ahlberg crea bene la giusta atmosfera, per una storia che propone un "ritorno all'infanzia" e alla purezza dei sentimenti, anche se lo sceneggiatore Ed Naha costruisce una vicenda infarcita di troppo buonismo. Il cast (ridottissimo) offre delle buone prove, con attori capaci di adattarsi al concetto di "iperbolico" che la fiaba tende a richiedere ai suoi personaggi. Fra tutti spicca la piccola Carrie Lorraine, dopodiché Guy Rolfe e Hilary Mason nel ruolo della coppia stregonesca, che appaiano nettamente al di sopra degli altri.

 

Un tentativo, discretamente riuscito, di rinnovare il genere facendo ricorso a uno dei fattori (troppo spesso rimosso da una critica non obbiettiva e benpensante) originari del genere “horror” come la fiaba, dal quale la “factory” italo-americana succhierà linfa vitale per uno dei suoi cicli più famosi: Puppet Master.



scritto da: Michael Wotruba


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