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ROTTWEILER - recensione

Titolo: ROTTWEILER
Titolo originale: Rottweiler
Regia: Brian Yuzna
Interpreti: William Miller, Cornell John, Irene MontalĂ , Paulina Galvez, Paul Naschy
Anno: 2005

Misfatto cinematografico del pur bravo Yuzna, con trama degna di un capolavoro Eurociné, attori assurdamente fuori registro e una grottesca progressione narrativa. Insomma, possiamo incoronarlo come peggior film dell’anno 2005…

 

La confusissima vicenda (che sembra arrivare dritta dritta da certe produzioni di Jess Franco ma porta il nome di Miguel Tejada-Flores) si svolge tra fastidiosissimi balzi avanti e indietro nel tempo, in una Spagna futura trasformata in una landa semidesertica e ostile, nella quale spadroneggiano le milizie di un tale Kufard. Un uomo, cacciato da un rottweiler parzialmente robotizzato e riportato in vita da una sorta di nebbiolina maligna (grandissima idea da cinema ultra basso, va detto), deve recarsi in una città dove spera di trovare la sua compagna.

 

Il film rimbalza (non avendo un ritmo vero e proprio, ma procedendo, appunto, letteralmente a sbalzi) da un’incongruenza a un’altra, rincorrendo sé stesso in un folle vortice, punteggiato delle visioni sanguinose tipiche del regista di origini filippine, finché come prevedibile, tutto si autodistrugge dopo che gli elementi del film si esauriscono per inedia, in uno dei finali più brutti mai visti sul piccolo o grande schermo. Al di là dell’efficacia visiva dei trucchi di Vincent Guastini, poco rimane allo spettatore, esterrefatto da uno spettacolo di tale inconsistenza.

 

Nemmeno il reparto attori sembra in grado di offrire il minimo riscatto, con una serie di prove che vanno dall’inutilmente agitato alla recitazione scolastica, fatta eccezione per il solito Paul Naschy, veterano del cinema horror iberico in grado di portare la giusta convinzione al suo debole personaggio.

 

Curiosamente, la pellicola potrebbe venir considerata come un remake attualizzato alla moda “cyber” del film El Perro, 1976 di Antonio Isasi-Isasmendi, essendo entrambi desunti dal medesimo libro dello scrittore spagnolo Alberto Vázquez Figueroa (autore anche del romanzo alla base di Iguana di Monte Hellman).



scritto da: Michael Wotruba


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