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CREEPING TERROR (THE) - recensione

Titolo: CREEPING TERROR (THE)
Titolo originale: Creeping Terror (The)
Regia: Arthur Nelson White
Interpreti: Vic Savage, Shannon O'Neal, William Thoudby, John Caresio, Brendon Boone, Byrd Holland
Anno: 1964

Girato senza un dollaro da inetti cineasti amatoriali, THE CREEPING TERROR raccoglie una gran quantità di scene pessime dalla travolgente comicità involontaria. Non perdetelo!!

 

Sbarco alieno nella piccola contea di Angel, California. Un’unità di specialisti dell’esercito e uno scienziato inviato da Washington non si rivelano in grado di tenere la situazione sotto controllo e ci scappa l’invasione. L’eroico sceriffo, novello sposo, riesce in extremis a mandare a monte il piano extraterrestre, ma un finale a sorpresa è in agguato.

 

Interminabile nella sua brevità, THE CREEPING TERROR è un kolossal dell’inettitudine amatoriale. Gli attori sono totalmente incapaci, ma va detto che di certo non si prendono sul serio, tanto che addirittura non riescono a non scoppiare a ridere di fronte all’orribile (orribilmente comica!) creatura che li minaccia. Non è un caso che solo pochissimi attori del cast abbiano poi lavorato ancora nel cinema! Fotografia orrenda, musiche insopportabili...

 

 La sceneggiatura è firmata dall’esperto in boiate colossali Robert Silliphant (The Incredibly Strange Creatures Who Stopped Living and Became Mixed-Up Zombies!!?, 1964 di Ray Dennis Steckler), senza trama e senza senso. La creatura è un patchwork di trapunte, mosse da un poveraccio barcollante sotto una massa di gomma piuma che travalica i limiti dell'incredibile.

 

Inoltre, gran parte delle scene non sono nemmeno state doppiate (verosimilmente, il denaro era finito prima di concludere) e vengono quindi spiegate da un imbarazzante "voce off", seguendo il metodo di Coleman Francis e del suo quasi inarrivabile The Beast Of Yucca Flats, 1961.

 

Vivissimi complimenti vanno fatti ad Arthur Nelson White, per essere riuscito a trascendere livelli di bruttezza finora ritenuti irraggiungibili, portando lo spettatore là dove nessun uomo avrebbe mai voluto giungere prima.



scritto da: Michael Wotruba


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