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WRONG TURN / IL BOSCO HA FAME - recensione

Titolo: WRONG TURN / IL BOSCO HA FAME
Titolo originale: Wrong Turn
Regia: Rob Schmidt
Interpreti: Desmond Harrington, Eliza Dushku, Emmanuelle Chriqui, Jeremy Sisto, Kevin Zegers, Lindy Booth, Julian Richings
Anno: 2003

È sempre la solita storia. E la solita storia non è interessante!

 

Un gruppo di adolescenti, composto da due coppie ed una ragazza single, decide di fare una gita nel bosco per distrarre la loro amica dalla recente rottura col fidanzato e, casualmente, tampona la macchina di Chris Flynn (Desmond Harrington), uno studente di medicina che si è recato in quei luoghi isolati per un colloquio di lavoro.

 

Inevitabilmente, il gruppo finisce per ritrovarsi nel bel mezzo del nulla con due macchine in panne e, lasciati due di loro di guardia, gli altri s’inoltrano fra gli alberi alla ricerca di aiuto. Inutile dire che quello che troveranno sarà qualcosa di molto diverso da ciò che si aspettavano, qualcosa di terrificante e letale che li farà precipitare in un incubo senza fine.

 

Uscito nel 2003, WRONG TURN si presenta come il classico slasher di ambientazione naturalistica. Impregnato dei più classici e scontati stereotipi del genere, il film non riserva alcuna sorpresa, ma si snoda attraverso un plot banale e prevedibile che scorre senza il minimo sussulto fino all’ovvio finale.

 

Anche il make up lascia parecchio a desiderare e quelli che dovrebbero essere ferocissimi cannibali psicopatici, affetti da gravi malformazioni fisiche, assomigliano più che altro a bizzarri fenomeni da baraccone, così finti che più di così non si può e le cui buffe espressioni, lungi dal risultare spaventose, finiscono addirittura per strappare un mezzo sorriso. 

 

84 minuti di noia, durante i quali prevale un generale stato di apatia, che neanche le cruenti uccisioni riescono a far venir meno; un'ora e venti in cui, come in ogni buon horror che si rispetti, i protagonisti si dimostrano uno più stupido dell’altro.

 

L’unico personaggio a salvarsi è forse il brutto quanto misterioso gestore della pompa di benzina presso cui Chris chiede aiuto, l’unico che non perde tempo in chiacchiere, ma si limita ad osservarlo indifferente, mentre il ragazzo si dirige verso il suo orrorifico destino.



scritto da: Eliana Tagliabue


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