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LASCIAMI ENTRARE - recensione

Titolo: LASCIAMI ENTRARE
Titolo originale: Let The Right One In
Regia: Tomas Alfredson
Interpreti: Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl, Karin Bergquist, Peter Carlberg, Ika Nord
Anno: 2008

Finalmente un vero vampiro!!! Ed era anche ora. Dopo il travolgente fenomeno Twilight, in cui questa creatura notturna si è tinta di un'inusuale aurea di magnanimità, fino a soffocare la sua naturale brama di sangue, ecco un film che rompe violentemente con quest'atmosfera d'idilliaco buonismo per tornare a presentarci la figura del succhiasangue in tutta la sua mostruosità.

 

Eli è una gracile “dodicenne” dall'aria pallida e smunta, con le labbra perennemente screpolate: è poco più di una bambina e di certo non possiede quel fascino irresistibile che, secondo altre fonti, dovrebbe caratterizzare i vampiri. Ad ogni modo riesce a stringere amicizia con Oskar, coetaneo solitario perennemente vessato da un gruppo di bulletti suoi compagni di scuola; il ragazzino, amante delle storie del brivido, si affeziona subito alla piccola vampira e, anche quando scopre la sua reale natura ed i vari omicidi commessi “per fame”, non esita a continuare a proteggerla e a starle vicino.

 

Caratterizzato dall'insistente uso di piani ravvicinati e dalla morbosa attenzione al dettaglio, LASCIAMI ENTRARE fa del silenzio la sua arma migliore: non solo infatti presenta una scarnissima colonna sonora (tanto che i titoli di testa si susseguono sullo schermo senza alcuna musica in sottofondo), ma le ambientazioni perennemente innevate in cui si svolge la storia contribuiscono a sortire nello spettatore un senso di ovattato stordimento, che viene bruscamente meno nelle sequenze violente, in cui vediamo Eli nutrirsi. Perché, come lei stessa confida ad Oskar: “Devo uccidere per vivere”.

 

Eli è un vampiro, ed i vampiri da che mondo è mondo, si nutrono di sangue umano. Solo di quello. Non ci sono alimenti sostitutivi (significativa, a riguardo, la scena in cui Eli si accascia al muro a vomitare, dopo aver mangiato una semplice caramella). Perciò Eli potrà anche essere spinta ad affezionarsi ad un altro essere umano e quindi a risparmiarlo, ma ciò non la esime dal nutrirsi degli altri suoi simili: un po' come un lupo che si affeziona ad un agnellino, ma che comunque continua a mantenere la sua dieta carnivora.

 

Ma non è solo questa la caratteristica vampiresca di Eli: come tutti quelli della sua razza infatti, non può assolutamente esporsi alla luce solare; dorme nella vasca da bagno (probabilmente per mancanza di una bara) e, soprattutto, non può in alcun modo entrare in un'abitazione se prima non viene esplicitamente invitata a farlo (da qui il titolo).

 

Insomma, finalmente un film che presenta un vampiro autentico, come da tradizione. E già solo per questo meriterebbe di essere visto. Ma LASCIAMI ENTRARE è anche una storia sull'amicizia, sulla diversità e persino sulla famiglia, poiché anche la vampira stessa ha un padre che si occupa di lei, ed il rapporto che li lega è davvero particolare....

 

Per tutte queste ragioni e per altre ancora LASCIAMI ENTRARE è davvero un film meritevole di essere visto, che finalmente ci mostra il vampirismo in tutto il suo orrore: una condizione di assoluta mostruosità che non viene accettata neanche dai vampiri stessi.



scritto da: Eliana Tagliabue


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