
Titolo: ARGONAUTI (GLI)
Titolo originale: Jason And The Argonauts
Regia: Don Chaffey
Interpreti: Todd Armstrong, Nancy Kovack, Gary Raymond, Laurence Naismith, Niall MacGinnis, Michael Gwynn, Douglas Wilmer
Anno: 1963
Non è un horror, ma i mostri non mancano. Gli effetti di Harryhausen poi sono di una bellezza imprescindibile per qualsiasi appassionato di cinema fantastico e, nel film di Chaffey abbondano quelli entrati nella storia della stop motion: uno su tutti, il celebre duello di Giasone con gli scheletri nati dai denti di Idra, omaggiato tra gli altri da Sam Raimi in L’Armata Delle Tenebre.
Per vendicare l’assassinio del padre e riprendersi il trono di Tessaglia, Giasone deve ricorrere a tutto il suo indiscutibile coraggio e sottoporsi a un’impresa quasi impossibile: conquistare il vello d’oro e riportarlo in patria. Arruolati cinquanta eroi e messa in acqua la nave Argo, i nostri eroi partono alla volta della misteriosa Colchide, mentre gli dei dell’Olimpo, dalla noia semi anestetizzati, cercano nuovo brio giocando senza tante remore con le vite dei mortali.
Tutto sommato, GLI ARGONAUTI è abbastanza fedele alla più nota versione del mito. Ad essere onesti, Todd Armstrong interpreta un Giasone per nulla tormentato come invece la storia vorrebbe, ma del resto il film rientra in quella sorta di peplum all’americana in cui erano gli effetti speciali a prevalere sui contenuti e ogni angoscia esistenziale era bandita per non turbare le famiglie. Poco male in questo caso, Harryhausen infatti, dimostra ancora una volta che la magia esiste e tanto basta.
Tante le scene memorabili, non solo quella già citata degli scheletri inferociti di spada e scudo muniti: la gigantesca statua di Talos si anima e si scatena contro gli Argonauti, Nettuno spalanca un passaggio tra le rocce per Argo e il suo equipaggio, le arpie vengono rese inoffensive dal manipolo di eroi e Idra, il serpente a sette teste, difende il vello d’oro con furibonda ferocia.
Don Chaffey gira senza fare miracoli, ma il film ha il giusto ritmo e pur non essendo all’altezza di Il Settimo Viaggio Di Simbad non annoia mai. Imperdibile per i fan del genere.
Curiosità: Ray Harryhausen considera questo il suo miglior film.
Curiosità numero 2: quattro sono i mostri che Harryhausen ha impiegato per realizzare la battaglia degli scheletri. Nel film la scena in questione dura circa 3 minuti.
Curiosità numero 3: erano previste anche scene con Scilla e Cariddi oltre che con il terribile Cerbero.
Il budget però ha impedito che queste sequenze venissero realizzate.