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SCHOCK / TRANSFERT SUSPENCE HYPNOS - recensione

Titolo: SCHOCK / TRANSFERT SUSPENCE HYPNOS
Titolo originale: Shock
Regia: Mario Bava
Interpreti: Daria Nicolodi, John Steiner, Ivan Rassimov, David Colin Jr, Paul Costello, Nicola Salerno
Anno: 1977

Ultimo vero film di Mario Bava. Curiosamente stroncato da molti è invece un lavoro decisamente interessante che regala un' immersione negli abissi dell’ossessione. Per certi versi, SCHOCK strizza l’occhio a Repulsion di Roman Polanski, anche se lo stile è quello inconfondibile del Maestro. Trucchi geniali da quattro soldi compresi.

 

Dora e il suo secondo marito stanno traslocando nella vecchia casa di campagna di lei, che in passato ha visto il suicidio di Carlo, primo marito della donna. Con loro c’è pure il piccolo Marco, figlio del precedente matrimonio di Dora. La villa sembra però abitata dai fantasmi, visto che i fatti inquietanti si susseguono uno dietro l’altro. Con il passare dei giorni le ossessioni di Dora si fanno sempre più insistenti fino a far nascere il sospetto che sia sul punto di impazzire. In verità però…

 

Girato nella villa romana di Enrico Maria Salerno, SCHOCK è un super low budget da 120 milioni del vecchio conio e cinque settimane di riprese. Senza dubbio la povertà di mezzi si vede tutta, ma Bava dimostra ancora una volta di essere un maestro e riesce a trasmettere inquietudine anche quando è costretto ad usare effetti speciali figli solo del suo ingegno. Certo, la scena del rasoio spiritato ricorda un po’ troppo le follie di William Castle, ma tutto sommato funziona pure quella.

 

Qualche dubbio più sostanzioso semmai c’è da sollevarlo su certi punti della storia che paiono risolti in modo decisamente semplicistico rispetto a ciò che lasciano presagire, è vero però che l'atmosfera troppo non ne risente. Brava la Nicolodi, straordinariamente credibile nelle scene in cui simula il terrore e suggerisce la follia. La violenza poi non manca e in qualche punto il clima si fa pure morboso il giusto. Gran finale, spietato e senza speranza. Buon film in definitiva.

 

Curiosità: il celebre effetto speciale che mostra i capelli di Daria Nicolodi animarsi fu ottenuto utilizzando un letto che ruotava su sé stesso.

Curiosità numero 2: nonostante la sceneggiatura sia firmata anche da Paolo Brigenti, Dardano Sacchetti e Francesco Barbieri, sembra che sia in gran parte opera di Lamberto Bava.

Curiosità numero 3: per ottenere l’effetto in cui i mobili della casa si spostano da soli, Bava utilizzò piccole cariche di dinamite.



scritto da: Francesco Cortonesi


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