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GREEN RIVER KILLER - recensione

Titolo: GREEN RIVER KILLER
Titolo originale: Green River Killer
Regia: Ulli Lommel
Interpreti: George Kiseleff, Jacquelyn Horrell, Georgina Donovan, Shannon Leade, Naidra Dawn Thomson, Shawn G. Smith
Anno: 2005

Brutto, sporco e cattivo. Tanto morboso e insistente da rasentare la pornografia. Per questo è un film, che nonostante tutti i suoi difetti, riesce a colpire nel segno. E non è poco, considerando che è girato in video e destinato al mercato dvd.

 

GREEN RIVER KILLER, ovvero la storia delle gesta di Gary Leon Ridgway, noto serial killer americano che nel 2001 venne accusato di aver ucciso 48 donne e che attualmente si trova ospite della patrie galere, condannato a 48 ergastoli.

 

Diciamolo: Ulli Lommel è un tipo strano. Ma strano sul serio. Bisognerebbe scriverci un libro, tanto ci sarebbe da dire. Comunque, nonostante le sue regie spesso sciagurate, ecco che quando meno te lo aspetti ti tira fuori un film così marcio da essere in grado di piegare in due anche lo stomaco più foderato.

 

Girato con un digitale da quattro soldi, montato sfruttando alcune interviste del vero Ridgway e intervallato da riprese di budella di maiale spacciate per una vera autopsia in modo da rendere più realistica la violenza, GREEN RIVER KILLER picchia duro, anche perché Lommel se ne frega altamente di tutta l’interessantissima storia del serial killer e si concentra soltanto sulle sue terribili gesta, tratteggiando così un profilo tanto superficiale e squallido quanto incredibilmente gelido.

 

Certo, si potrebbe discutere sulla lealtà di film del genere, che intenzionalmente sfruttano il sensazionalismo più insulso e manipolano a proprio piacimento la realtà nel dichiarato tentativo di suscitare un facile disgusto. Eppure in buona sostanza, sia le trovate di regia che quelle di sceneggiatura non mancano e allora ecco che GREEN RIVER KILLER riesce in qualche modo a posizionarsi in quella ristretta schiera di film “malati” che non fanno allo spettatore sconti di sorta e che vedono senza dubbio in Henry Pioggia Di Sangue uno dei manifesti più noti.

Naturalmente la regia di Lommel neppure si avvicina a quella straordinaria di McNaughton, ma il risultato tutto sommato non è poi così inferiore: GREEN RIVER KILLER è un film perverso, vuoto e crudele che non si dimentica facilmente. Se siete in cerca di qualcosa di malsano allora questo è un film che fa per voi.

Curiosità: nel periodo in cui il Green River Kiler pareva imprendibile, persino Ted Bundy decise di collaborare con la polizia e di provare a tracciare un profilo dell’assassino, che finì per risultare tra l’altro piuttosto attendibile.

Curiosità numero 2: la vicenda del Green River Killer inizio ufficialmente il 15 Agosto 1982, quando, casualmente furono rivenuti, tra le acque del fiume, i corpi di due giovani donne di colore. Poco dopo, tra le sterpaglie che costeggiavano la riva, ne saltò fuori uno di una ragazza bianca.

 

Curiosità numero 3: George Kiseleff, che qui interpreta in modo decisamente convincente l’agghiacciante follia del vero Ridgway, è al suo primo film.



scritto da: Francesco Cortonesi


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