
Titolo: ROOM (THE)
Titolo originale: Room (The)
Regia: Giles Daoust
Interpreti: Pascal Duquenne, Caroline Veyt, Philippe Résimont, Maximilien Jouret-Maron, Henri Luyckx, Françoise Mignon
Anno: 2006
Meno male che a volte l’indie, pur con i suoi limiti, riesce ancora a sorprendere. Prendete THE ROOM: mezzi pochi, qualche banalità e un sottotesto molto discutibile. Nonostante questo ha senza dubbio una freschezza che affascina.
La vita di Alex, ventenne down inchiodato in una sedia a rotelle, è piena di problemi: paralizzato in seguito a un inspiegabile incidente, è tra l'altro obbligato a vivere con un padre violento, una madre glaciale, un fratellino pestifero e una sorella che lo adora ma che ha appena deciso di andarsene per vivere con uno sconosciuto che l’ha messa incinta. Improvvisamente però appare in casa una misteriosa porta che nasconde una verità inimmaginabile…
Eddai…Finalmente un indie che vuole raccontarci qualcosa! Per carità, bisogna andargli incontro con gli occhi giusti a THE ROOM. Non è certo il film adatto a tutte le occasioni. Ad ogni modo però, il senso della storia sarà discutibile quanto si vuole, ma se non altro non si è costretti ad assistere per la milionesima volta alle solite banalità commerciali che ormai annoierebbero a morte anche uno strafatto di speed.
Uno start up che in qualche modo rimanda a quello di Casa Di Foglie (il celebre romanzo di Danielewski), una regia per nulla dilettantesca e, grazie a Dio, qualcosa da dire. Di questi tempi non è poco. Certo, il fine ultimo della vicenda può far storcere il naso a molti, ma se si è disposti a dare al racconto il giusto valore e a non concentrarsi esclusivamente sul messaggio per nulla velato e per giunta piuttosto furbetto, ci si trova davanti a un inquietante affresco che ritrae una famiglia borghese sull’orlo del collasso, alle prese con i fantasmi che si nascondono dietro una porta che non ci dovrebbe essere.
THE ROOM non è un horror, ma siamo sempre in zona soprannaturale con delirio. La struttura dello script è una specie di quella di Ai Confini Della Realtà per intendersi. Qui si assiste a due colpi di scena: uno inquietante e uno telefonatissimo che dà un senso al mistero, ma a cui è bene non dare troppo peso, pena la delusione totale.
Non c’è dubbio comunque che il film sia stato pensato per essere girato con pochi denari e allora tutto sommato le ingenuità e i difetti di cui sopra si perdonano più che volentieri. In fondo l’indie parte da questi presupposti. Non male gli attori tra cui si distingue Philippe Résimont, che recita sempre sopra le righe e che a tratti pare il Joker struccato nel bel mezzo di una lite familiare. A suo modo funziona. THE ROOM insomma è un film da vedere, ma senza l’intenzione di fargli le pulci.
Curiosità: Giles Daoust, classe 1979, è qui al suo secondo lungometraggio. Anche qua, come nel suo precedente Last Night On Earth è sia produttore che sceneggiatore e regista.
Curiosità numero 2: Al contrario di THE ROOM che si è conquistato l'accesso a un mucchio di festival prestigiosi, Last Night On Earth è stato accolto piuttosto male dal pubblico, ma ha ottenuto un certo riscontro perché è stato girato in solo 18 ore ed è stato pubblicizzato come “il primo film commerciale girato in un solo giorno”. Definizione molto discutibile, ma di grande presa.
Curiosità numero 3: THE ROOM è stato girato in Belgio.