
Titolo: CARRIE / LO SGUARDO DI SATANA
Titolo originale: Carrie
Regia: Brian De Palma
Interpreti: Sissy Spacek, Piper Laurie, Amy Irving, William Katt, Betty Buckley, Nancy Allen, John Travolta, Priscilla Pointer
Anno: 1976
Ecco qua un grande regista che dirige la versione cinematografica di uno dei migliori romanzi di un ottimo scrittore (anche se a volte decisamente sopravvalutato!). Indimenticabile.
Carrie, adolescente alle prese con le difficoltà della crescita, vive oppressa dalla madre, una fervente cristiana ossessionata dalla fede. I complessi generati dalla bigotta educazione finiscono per rendere la ragazza lo zimbello della scuola. Ma Carrie è anche una tipa dagli inquietanti poteri telecinetici che si scatenano in situazioni di stress.
L’appuntamento con la tragedia è al ballo di fine anno organizzato dai professori del liceo.
Un classico.
Per inciso: se il romanzo ha creato in qualche modo l’icona Carrie nell’immaginario dei fan del Re del brivido, fu il capolavoro di De Palma, all'epoca, a cristallizzarla definitivamente nella mente di milioni di spettatori. Probabilmente un'intera generazione, dopo aver visto il film, ha sperato almeno una volta di svegliarsi con il potere di incendiare il mondo a colpi di pensiero. La sceneggiatura di Lawrence D. Choen non lesina modifiche al romanzo ma si tratta di cambiamenti intelligenti che rendono le pagine scritte da King ottime anche sullo schermo.
In fondo bastano i primi cinque minuti per capire subito che dietro la macchina da presa c’è qualcuno che ci sa fare. Lo straordinario piano sequenza che ritrae le ragazze nello spogliatoio, Carrie sotto la doccia che scopre di essere "diventata donna" e la conseguente aggressione delle compagne di classe a suon di assorbenti e carta igienica è roba che possiede l’inconfondibile aurea dei fotogrammi indimenticabili.
Sissy Spacek è perfetta nel ruolo di Carrie e Piper Laurie è cosi straordinariamente calata nella parte della madre ossessionata da Gesù da far paura anche al di là del film stesso.
E poi naturalmente il gran finale alla sera del ballo. Peccato per le due piccole deviazioni nelle strade dell’ironia di bassa lega, forse nel bizzarro tentativo di alleggerire la tensione.
Sia la scena delle ragazze costrette a fare le flessioni che quella dei bellimbusti in giro per affittare gli smoking creano infatti parentesi piuttosto fastidiose all’interno di un meccanismo narrativo che altrimenti sarebbe semplicemente perfetto. Va beh, poco male, resta comunque una prova da applausi a scena aperta.
Curiosità: Nancy Allen qui nei panni di Chris Hargensen è stata per qualche anno moglie di Brain De Palma.
Curiosità numero 2: lo script prevedeva una scena in cui, all’inizio della vicenda, Carrie usava la sua telecinesi sui vicini, facendo piovere pietre sul giardino di questi.
La cosa era collegata al finale in cui sassi cadevano dal cielo sfondando il soffitto della magione della stessa Carrie. La prima scena è stata eliminata, la seconda no.
Curiosità numero 3: quando si dice il destino.
Sissy Spacek (che in seguito ottenne una nomination all'Oscar per il ruolo di Carrie) fu scelta, a sorpresa, l’ultimo giorno del casting appositamente aperto per la ricerca di una protagonista.
Brian De Palma, dopo aver visto centinaia di ragazze, aveva infatti già in mente il nome di un' attrice che aveva notato in un film e stava per telefonarle quando vide il provino che gli fece cambiare idea.
E pensare che la Spacek aveva deciso di andare a quell’audizione solo perché era stato suo marito ad insistere tanto.
Nancy Allen dal canto suo, fu l’ultima a presentarsi al casting generale e quando arrivò se ne stavano andando tutti.