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SWEENEY TODD - recensione

Titolo: SWEENEY TODD
Titolo originale: Sweeney Todd: The Demon Barber Of Fleet Street
Regia: Tim Burton
Interpreti: Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Timothy Spall, Sacha Baron Cohen, Jamie Campbell Bower
Anno: 2007

Ingiustamente incarcerato da un iniquo giudice che insidiava sua moglie, il diabolico barbiere Sweeney Todd sommerge nel sangue le strade londinesi pur di compiere la sua vendetta. Da Tim Burton (Batman, Edward Mani Di Forbice, Nightmare Before Christmas, La Sposa Cadavere) uno straordinario musical dell'orrore, truculento e geniale.

 

Tim Burton è uno dei pochi cineasti contemporanei a potersi fregiare del termine “gotico”. Nei suoi film l’amore per le favole nere dei fratelli Grimm e i romanzi di Walpole e della Radcliffe è palese; mai come nel presente SWEENEY TODD, nome di un mitico criminale inglese spesso utilizzato in racconti neri della letteratura ottocentesca,(e ispiratore di un musical da cui Burton ha tratto spunto per il film) tale passione è stata così sapientemente sviscerata. Un potente inno macabro, ambientato in una Londra perennemente buia e fetida, talmente vivida e colorata da apparire finta,contribuendo all’atmosfera fiabesca dell’insieme.

Johnny Depp, mefistofelico come mai prima d’ora, si muove agilmente in questa tenebrosa vicenda di delitti, vendette e necrofilia; canta, balla e sgozza con sulfureo aplomb, fra schizzi purpurei tanto artificiosi e coreografici da ricordarci il Dario Argento dei tempi d’oro, con una rappresentazione grafica ed estetizzante della morte violenta. Lo accompagna degnamente Helena Bonham Carter, decisamente a suo agio nei ruoli dark (come dimenticare la frizzante nichilista di Fight Club?) E se l’umorismo nero srappa il risolino divertito allo spettatore nei momenti giusti, la conclusione truce e per niente consolatoria consegna al pubblico di Burton la sua opera più crudele e dispettosa.

 

Una sagra dell’orrido e del nefando, dove sentimenti come amore e fiducia si rivelano una trappola mortale e la sete di giustizia è affidata a parametri veterotestamentari che non tengono particolarmente conto del rischio che il sangue dell’innocente possa venire spillato con altrettanta generosità di quello dell’empio. Dickensiano e grandguignolesco, beffardo e disperato: tutto questo è SWEENEY TODD, un piccolo gioiello oscuro grondante sangue e forse destinato a diventare un classico.

 

Splendide le scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, indimenticabile Johnny Depp che mirando con odio la baia londinese sciorina il suo canto di vendetta. Da vedere e rivedere (e soprattutto riascoltare).



scritto da: Corrado Artale


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