Titolo: ALTERED / PAURA DALLO SPAZIO PROFONDO
Titolo originale: Altered
Regia: Eduardo Sanchez
Interpreti: Paul McCarthy-Boyington, Brad William Henke, Michael C. Williams, Misty Rosas, Adam Kaufman, Catherine Mangan
Anno: 2006
A distanza di 7 anni torna alla regia Eduardo Sanchez, una delle due menti del super cult The Blair Witch Project, girando un film notevole dal budget piuttosto contenuto. Quattro stelle sarebbero poche. Consideratene mezza in più.
Nei meandri di un bosco oscuro, nei pressi di una fattoria, tre amici riescono a catturare un alieno con l’intenzione di saldare un vecchio conto aperto. Una volta giunti alla baita di un loro conoscente però, l’alieno prigioniero si rivela molto più ostico del previsto e la situazione precipita trascinando i quattro disgraziati nelle fitte maglie di una notte senza fine.
Grande. C’è poco da fare, ALTERED è davvero uno di quei film che sollevano il morale e riempiono di gioia il cuore. Girato con un budget per gli USA relativamente ridotto (8 milioni di dollari), il piccolo capolavoro di Sanchez ha il pregio di raccontare una storia piuttosto originale in modo travolgente e avvalendosi di una sceneggiatura intelligente, per giunta animata da personaggi abbastanza stereotipati, ma mai banali.
Lo splatter non manca e l’alieno, realizzato alla vecchia maniera, senza ricorrere a massicce dosi di pallosissima computer grafica, fa venire i brividi. Che si vuole di più? Lo sceneggiatore Jamie Nash segue il più classico dei consigli aurei dei manuali di scrittura creativa e fa partire la vicenda senza tanti preamboli, non lesinando tra l’altro assurdità che finiscono per trasformarsi in sottile ironia.
Ottima anche la scelta di non dare troppe spiegazioni di sorta e soprattutto quella di rendere gli impianti, che gli alieni evidentemente elargiscono a piene mani nei corpi degli sfortunati umani, tanto affascinanti quanto ovviamente terribilmente inquietanti. Paura!
Buona fotografia e regia brillante contribuiscono definitivamente a fare di ALTERED un horror assolutamente da vedere, soprattutto se gli extraterrestri ghiotti di conoscenza umana vi stanno sulle palle e ritenete che sia giunta l’ora di prendersi la meritata rivincita. Finale piuttosto a sorpresa.
Curiosità: in Italia è impossibile non ricollegare la trama del film al controverso caso del metronotte Pier Fortunato Zanfretta, che sostiene da anni di aver avuto tra il 1978 e il 1981 ben undici incontri ravvicinati con esseri provenienti dalla "Terza Galassia"(sic!). Nonostante lo scetticismo degli scienziati, il caso Zanfretta resta ancora aperto, anche perché l'uomo insiste nell'asserire di essere attualmente controllato dagli alieni mediante degli "impianti" che questi avrebbero inserito all'interno del suo cervello, nel corso del primo incontro. E' interessante notare che dai resoconti della sua storia, il metronotte non ha mai voluto guadagnare un soldo.
Curiosità numero 2: il film è stato girato in 39 giorni
Curiosità numero 3: nel finale c’è una palese citazione dell’ultima puntata del cartone animato giapponese Bem.
Curiosità numero 4: Sanchez ha collaborato anche alla scrittura di Blair Witch Project 2: Book of Shadow, ottenendo incredibilmente un temuto Razzie. Al contrario, il film è tutt’altro che da buttare.
