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INVASORI SPAZIALI (GLI) - recensione

Titolo: INVASORI SPAZIALI (GLI)
Titolo originale: Invaders From Mars
Regia: William Cameron Menzies
Interpreti: Helena Carter, Arthur Franz, Jimmy Hunt, Leif Erickson, Hillary Brooke, Morris Ankrum, Max Wagner
Anno: 1953

Immaginate un episodio di Rin Tin Tin senza il cane, ambientatelo nei poderosi anni '50, metteteci i marziani feroci e condite tutto con un po' di sano cinismo. Ecco GLI INVASORI SPAZIALI.

 

In una notte di tregenda un dodicenne vede atterrare un misterioso disco volante. Il padre del piccolo, celebre scienziato, decide di andare a dare un’occhiata, ma torna all’alba diverso nello spirito e nella mente. Il moccioso scopre in breve che in fondo allo steccato del suo giardino, giusto qualche metro sottoterra, si nasconde l’astronave che inghiottisce chi ci si avvicina per poi restituirlo alla vita cinico e spietato. A quel punto cerca aiuto ma fatica non poco a farsi credere…

 

Girato in piena paranoia da Guerra Fredda, il film di Menzies porta in scena genitori irresponsabili, bambine colpite da aneurisma letale, lavaggi del cervello e generali guerrafondai, tutti incredibilmente pronti ad animare una sceneggiatura che ha la struttura del classico film per famiglie.

 

Come è facile immaginare la cosa finì per scatenare le ire di una parte del pubblico che vide in GLI INVASORI SPAZIALI una pericolosa minaccia da boicottare e lo condannò così a recensioni caustiche che non ne agevolarono i guadagni al botteghino. In verità questo bizzarro Sci-Fi è un piccolo capolavoro del tempo che fu.

 

Certo, non c’è da aspettarsi ritmo da capogiro e recitazione chissà quanto coinvolgente, ma soprattutto nella seconda parte, quando entrano in azione i verdi marziani, creati con assurdi costumi che, neanche a farlo apposta, mettono in risalto la cerniera sulla schiena, è impossibile non restare meravigliosamente allibiti.

 

Indimenticabile del resto anche la sinistra “Mente” di Marte, rappresentata come una grande palla di vetro con dentro una testa tentacolata, che rotea gli occhi e comanda i cangianti umanoidi a bacchetta. La parte in cui l’esercito bombarda a casaccio la zona dove si annida il disco volante putroppo è decisamente noiosa, ma il film è breve e si riesce di conseguenza a sfangare anche certe inutili sequenze senza fare troppa fatica. Se amate i B movies di fantascienza degli anni '50, questo lo dovete assolutamente vedere.

 

Curiosità: il film circolò con finali diversi a seconda dei paesi in cui fu proiettato e da qualche parte arrivò persino in bianco e nero.

Curiosità numero 2: GLI INVASORI SPAZIALI era nato per essere distribuito in 3D, ma di una versione del genere non c’è traccia.

 

Curiosità numero 3: le bolle che compaiono nella grotta furono realizzate con dei preservativi.



scritto da: Francesco Cortonesi


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