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KROKODYLE - recensione

Titolo: KROKODYLE
Titolo originale: Krokodyle
Regia: Stefano Bessoni
Interpreti: Jun Ichikawa, Lorenzo Pedrotti, Franco Pistoni
Anno: 2010

Stanchi dei cliché di un certo cinema horror? Volete qualcosa di diverso da un assassino, una casa infestata, un mostro in agguato nel buio?

Venite, allora. 

Sì, anche qui è buio. Anche qui ci sono dei mostri, e a volte c'è chi uccide. Ma Krokodyle di Stefano Bessoni vi offrirà un sapore che forse non avete mai assaggiato.

 


Guardatevi intorno. Siamo in una wunderkammer. Una stanza delle meraviglie. Teschi, pupazzi animati che si muovono in stop motion (Bessoni è anche artista degli effetti speciali), topi morti e disegni, tantissimi disegni. Sarebbe fuorviante citare Michel Gondry o Tim Burton: le storie  macabre e marce che nascono in questo ambiente sono più nere, più vicine a un vero senso di morte, della nostra vera morte. E più ricche di riferimenti (l'optografia di W. Kuhne, che tentava di prelevare dall'occhio dei cadaveri l'ultima immagine che vi era rimasta impressa, e vengono citati anche nomi dell'arte contemporanea come Andres SerranoPatrick BudenzWayne Martin Belger).

Non c'è niente di mainstream, qui. Niente di rassicurante. E niente di realistico (gli attori recitano come se fossero sul palcoscenico di un teatro, più che come personaggi di un film) ma è voluto e va benissimo così.

 


Krokodyle ha una trama? Certo. 

Un giovane regista, Kaspar (Lorenzo Pedrotti), sta lavorando al progetto di un film. Disegna, colleziona incubi e sogni, confronta le proprie idee con la sua amica Helix (Jun Ichikawa), una fotografa ossessionata dalla morte, Schulz (Franco Pistoni), un artigiano/artista e Bertolt (Francesco Martino), un collega che non ha superato il fallimento del primo film. Mano a mano che la ricerca procede, Kaspar (che tenta anche, come un antico alchimista, di realizzare un homunculus) sprofonda sempre più nel proprio mondo immaginario, finché ha una rivelazione...

 


L'autore, dopo aver proposto Krokodyle a diversi festival, dove ha raccolto consensi e premi, l'ha reso disponibile gratuitamente su Youtube (qui).

 

 

Si tratta di un'opera davvero pregevole: e non solo per chi è attratto dal macabro o dalle "fiabe nere". Se amate il cinema e le sue possibilità e siete alla ricerca di qualcosa di onesto, di originale e di diverso dal solito, questo film non vi deluderà.



scritto da: Andrea Berneschi


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