
Titolo: HORROR IN BOWERY STREET
Titolo originale: Street Trash
Regia: Jim Muro
Interpreti: Mike Lackey, Bill Chepil, Marc Sferrazza, Vic Noto, Jane Arakawa, Nicole Potter, Pat Ryan, Clarenze Jarmon
Anno: 1987
Certo, è un manifesto dello splatter. Vent’anni fa poteva pure avere un suo perché. Visto oggi però, è più noioso che altro. Per carità, Muro dimostra già di saper usare la macchina da presa, ma a conti fatti tutto ruota intorno al nulla e la galleria di emarginati sociali, elemento chiave del film, finisce per essere composta solo da macchiette.
Il proprietario di un negozio di liquori trova in un ripostiglio una partita di un misterioso superalcolico chiamato Viper, risalente addirittura ai tempi della guerra in Vietnam. L’uomo decide di metterlo in vendita all’economico prezzo di 2 $ a bottiglia nella speranza di riuscire a smaltire quanto prima tutta la partita. I barboni alcolizzati del malfamato quartiere dove è situato il negozio ben presto ne vengono in possesso e scoprono a loro spese che il micidiale intruglio, se ingerito, è in grado di liquefare in men che non si dica chi lo beve. Nel frattempo un poliziotto duro e violento indaga su quelli che, all'apparenza, sembrerebbero terribili omicidi....
Tutti gli appassionati dello splatter più estremo conoscono HORROR IN BOWERY STREET. Il film è una sorta di manifesto del genere e per anni la sua non proprio facilissima reperibilità lo ha ammantato di un' aura speciale che lo ha reso un cult. Di fatto però non è chissà cosa. Anzi, a dirla tutta, oggi sembra solo un film un po’ scemo stile Troma, infarcito di uno spirito rivoluzionario dirompente quanto una manciata di coriandoli lanciata da un bambino l’ultimo giorno di carnevale.
Nessun dubbio, sia chiaro, sull’ abilità di Muro dietro la macchina da presa (che non per nulla in seguito è diventato uno dei più famosi “artisti” mondiali di steadycam), ma la storia è perlopiù noiosa. Peccato, perché pure gli effetti speciali old style non sono male e non possono che fare la felicità di tutti i detrattori della computer grafica ancora in circolazione; ci vuole però veramente la pazienza di Giobbe per sopportare l' ironia da quattro soldi che lo splatter in questione riesce ad evocare. Va da sé che se ancora riuscite a farvi piacere roba tipo Bad Taste o The Toxic Avenger, allora HORROR IN BOWERY STREET è il film che fa per voi.
Curiosità: HORROR IN BOWERY STREET è ad oggi l’unico film girato da Muro, che in seguito ha ripudiato la sua opera per cause mai del tutto chiarite, anche se la più accreditata (ma poco convincente!) sembra essere la sua decisione di entrare a far parte di una setta cristiana oltranzista.
Curiosità numero 2: setta oltranzista o no, Muro è comunque diventato uno dei più famosi ed esperti camera operator del globo, lavorando tra l’altro a The Abyss, Predator 2, Terminator 2, Point Break, Balla Coi Lupi, Strange Days, Heat La Sfida, L. A Confindential, Titanic, Red Dragon, X Man e Miami Vice.
Curiosità numero 3: il titolo originale del film è STREET TRASH, fu coprodotto da un professore di Muro che si innamorò del cortometraggio girato in precedenza dal regista per la sua tesi di laurea.
Curiosità numero 4: il genere a cui HORROR IN BOWERY STREET più precisamente appartiene è il melting movie, che comprende i film in cui si assiste alla liquefazione dei corpi.