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WHITE NOISE 2 / THE LIGHT - recensione

Titolo: WHITE NOISE 2 / THE LIGHT
Titolo originale: White Noise 2: The Light
Regia: Patrick Lussier
Interpreti: Nathan Fillion, Katee Sackhoff, Craig Fairbrass, Adrian Holmes, Kendall Cross, Teryl Rothery, William MacDonald
Anno: 2007

Peccato, perché tutto sommato lo spunto di partenza non sarebbe male. Poi però tutto si rovina con una messa in scena mediocre e un misticismo da quattro soldi che, in confronto, quello che si trova dentro i biscotti della fortuna cinesi sembra scritto da Gautama Buddha in persona…

 

Un pazzo squilibrato ha improvvisamente sterminato la sua famiglia e Abrahm dopo un po’ decide di farla finita per raggiunge nell’Aldilà i suoi cari. Il suicidio però fallisce e il Nostro si risveglia dal coma con uno strano potere che gli permette di vedere negli esseri umani un’aura che anticipa la morte. Da quel momento in poi la sua missione diviene quella di salvare quante più persone possibile, ma purtroppo Bene e Male si confondono anche oltre la vita...

 

Va bene, è vero, basta solo leggere la trama per sentire l’aria inconfondibile della boiata, però a essere sinceri lo spunto iniziale non è per niente male, soprattutto se si considera che si intuisce pure il tentativo di citare (in qualche modo!) un esperimento recentemente tentato negli USA e tutt’altro che bizzarro. Il problema è che poi la storia scivola nella banalità più totale e la messa in scena finisce per naufragare miseramente in un oceano di ectoplasmi che paiono Sadako vent'anni dopo.

 

Attenzione: WHITE NOISE 2: THE LIGHT non è bruttissimo, il ritmo è discreto e tutto sommato si lascia guardare, ma resta uno di quei film un po’ stupidi; una di quelle pellicole che bisogna vedere da soli, di nascosto, senza farlo sapere troppo in giro. La fotografia, come è facile immaginare è piuttosto patinata, ma del resto non è da roba come questa che ci si aspetta chissà quale sperimentalismo; però è un peccato che anche qui, come nel primo White Noise, venga utilizzata la computer grafica tanto a sproposito da rovinare pure quello che si poteva salvare.

 

Se una sera vi va di guardare un mezzo horror un po’ mistico, con un ritmo accettabile e con un concetto come quello della vita dopo la morte affrontato così, tanto per fare, allora potete pure concedergli una possibilità. Vi sarà sicuramente capitato di vedere di peggio.

 

Curiosità: in WHITE NOISE 2 ad essere al centro del soggetto sono le NDE (Near Death Experience), in Italia conosciute come EPM (Esperienze di Pre-Morte).

 

Curiosità numero 2: il monitoraggio computerizzato delle esperienze di Pre - Morte che si intravede all’inizio del film, rimanda molto probabilmente all’esperimento attualmente in corso in una clinica universitaria della Virginia e ampiamente documentato nel bel saggio “Spettri” scritto da Mary Roach. Il saggio in questione è stato pubblicato in Italia da Einaudi.

Curiosità numero 3: il protagonista Nathan Fillion mostra a tratti una sconvolgente somiglianza con Micheal J. Fox.



scritto da: Francesco Cortonesi


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