a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 123




FEED - recensione

Titolo: FEED
Titolo originale: Feed
Regia: Brett Leonard
Interpreti: Patrick Thompson, Alex O' Loughlin, Gabby Millgate, Jack Thompson, Rose Ashton, Matthew Le Nevez, David Field
Anno: 2005

Un detective specializzato in crimini a sfondo sessuale si imbatte in un sito internet dove vengono mostrate donne obese, nutrite forzatamente fino all'agonia da sadici partner sessuali. Dall'autore de ll Tagliaerbe, uno psycho-thriller estremo per stomaci forti, perverso e decisamente poco convenzionale.

 

David Cronenberg e Ruggero Deodato l’avevano capito, quando hanno girato rispettivamente Videodrome e Cannibal Holocaust: non ci sono limiti al voyeurismo. Il pubblico cerca cose sempre più forti, sia che si  tratti dei mondo movies di una volta realizzati da Climati e Morra o dell’hard-core più estremo. E’ un po’ l’idea alla base di FEED questa: pornografia clandestina su internet, con donne grasse dominate sadicamente dai loro padroni sessuali che le nutrono fino alla morte. La filosofia degli sceneggiatori però si spinge oltre: fino a che punto si può considerare vittima di violenze chi condivide consenzientemente le perversioni del suo carnefice?

 

Fra finzione narrativa e reale cronaca nera (il soggetto prende spunto dalla triste vicenda del cannibale tedesco che diversi anni fa uccise e divorò un partner occasionale che si era offerto spontaneamente al martirio, episodio questo citato esplicitamente all’inizio del film) si snoda questa torbida vicenda di sesso e morte, in una progressiva discesa all’inferno che contrappone lo psicopatico di turno al detective che gli dà la caccia in un feroce gioco gatto & topo, i cui ruoli si ribaltano in continuazione.

 

La fredda fotografia digitale contribuisce all’atmosfera scopofila e degradata che prende lo spettatore fin dalle prime immagini e non lo molla più. Davvero bravi i due interpreti principali, che prestano i loro volti e le loro caratterizzazioni ad una storia apparentemente convenzionale, ma che ci trascina sempre più verso un disturbante confronto con i nostri segreti più inconfessabili.


Graficamente non ci viene risparmiato nulla: perversioni sessuali, sadiche violenze, liquami nauseabondi, cannibalismo. Ma il senso di sporcizia che ci rimane addosso affonda le radici in profondità ed è destinato ad accompagnarci per un pezzo al termine della visione. Buon appetito!



scritto da: Corrado Artale


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