
Titolo: PUNTO DI NON RITORNO
Titolo originale: Event Horizon
Regia: Paul W.S. Anderson
Interpreti: Laurence Fishburne, Sam Neil, Kathleen Quinlan, Joely Richardson, Richard T. Jones, Jack Noseworthy, Jason Isaacs
Anno: 1997
Horror fantascientifico che mescola fantasmi, demoni e buchi neri. La sceneggiatura è caotica e i riferimenti alla teoria della curvatura spazio temporale non aiutano certo a comprendere meglio tutto quello che succede. Paul W.S. Anderson, all’epoca ancora piuttosto sconosciuto, dimostra comunque di saperci fare con la macchina da presa.
Quando sulla Terra viene captata una richiesta di aiuto proveniente dall’orbita di Nettuno e inviata dalla Event Horizon, un’astronave scomparsa dai radar sette anni prima durante la sua missione inaugurale, gli scienziati organizzano una spedizione di soccorso per scoprire cosa sia accaduto all’equipaggio. La Lewis & Clarke parte così alla volta di Nettuno e a bordo viene incluso il progettista dell'astronave rediviva. Dopo alcuni giorni di ibernazione, necessari per affrontare le difficoltà del viaggio, gli astronauti si svegliano e vengono informati del vero scopo della missione.
In realtà il loro compito è quello di recuperare il motore della Event Horizon, vero e proprio prototipo di propulsore in grado di generare un buco nero e creare una curvatura spazio temporale capace di aprire un passaggio per Proxima Centauri. Una volta raggiunto l’obiettivo però, l’equipaggio della Lewis & Clarke si trova catapultato in un incubo popolato di demoni e fantasmi che sembrano far riferimento ai sensi di colpa di ognuno di loro...
Se non fosse per il caos in cui quasi subito precipita la storia, PUNTO DI NON RITORNO avrebbe anche spunti interessanti e sufficiente potenziale per essere piuttosto originale. Philip Eisner mette nella sceneggiatura un po’ di tutto, dai fantasmi alla fisica quantistica, dagli incubi dei membri dell’equipaggio ad una smaccata citazione di Hellraiser ma Anderson, pur dimostrando grande abilità con la macchina da presa, non fa nulla per cercare di rendere comprensibile una vicenda che sembra pensata da uno scienziato pazzo durante un attacco di delirium tremens.
Il film, nonostante a tratti possa risultare davvero irritante, mantiene comunque un certo fascino, vuoi perché alcune trovate visive funzionano davvero e vuoi perché il ritmo non manca. Se si è disposti a rinunciare a ogni pretesa di logica e coerenza, PUNTO DI NON RITORNO si può vedere.
Curiosità: il wormhole sarebbe una sorta di “ponte” in grado di collegare due buchi neri separati e quindi due punti dello spazio-tempo completamente indipendenti, consentendo così di attraversare in pochi istanti migliaia di anni luce.
Curiosità numero 2: le teorie sul wormhole (fonte d’ispirazione tra l’altro anche del film Donnie Darko) sono al centro di studi sempre più incoraggianti. In teoria la creazione di una curvatura spazio temporale in grado di collegare due punti incredibilmente distanti nell’universo e ovviare così al problema della insuperabilità della velocità della luce, potrebbe essere possibile. Non molto tempo fa il fisico Sergej Krasnikov avrebbe dimostrato che un certo tipo di wormhole potrebbe essere costruito utilizzando materia “normale” (caratterizzata da massa di energia positiva). Nel frattempo il fisico Miguel Alcubierre avrebbe approntato un progetto per un motore a curvatura, anche se sembra però piuttosto improbabile che la sua invenzione funzioni davvero.
Curiosità numero 3: PUNTO DI NON RITORNO ha ricevuto una nomination come miglior film horror dall' International Horror Guilde e Paul Anderson si è aggiudicato il Pegasus Audience Award al Brussels International Festival of Fantasy Film