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E TANTA PAURA - recensione

Titolo: E TANTA PAURA
Titolo originale: E Tanta Paura
Regia: Paolo Cavara
Interpreti: Michele Placido, Quinto Parmeggiani, Corinne Clery, Sarah Crespi, Edoardo Faieta, John Steiner, Tom Skerritt, Eli Wallach
Anno: 1976

Thriller all’italiana con sceneggiatura piuttosto articolata e dalla struttura tutt’altro che banale. La tensione non manca e i personaggi sono piuttosto realistici. C'è qualche caduta di stile ma il giudizio generale è positivo.

 

Feroci omicidi si susseguono tra i membri di un esclusivo club chiamato gli “Amici della Fauna”. Il Commissario Romei indaga cercando di scoprire l’assassino che lascia come firma, sul luogo del delitto, le illustrazioni di un libro per bambini: “Pierino Porcospino”. Nel corso dell’indagine riemerge dal passato un inquietante episodio che riguarda proprio i membri di quel club.

 

Paolo Cavara torna al thriller all’italiana cinque anni dopo aver diretto La Tarantola Dal Ventre Nero. Il soggetto è di Bernardino Zapponi, che aveva scritto in precedenza Profondo Rosso per Dario Argento. Anche in questo caso l’idea funziona e la sceneggiatura, stesa a quattro mani insieme a Enrico Oldoini, esalta soprattutto i personaggi che non risultano né banali né stupidi. Michele Placido interpreta un commissario colto e liberal, dal pronunciato accento napoletano, mentre Corinne Clery è una modella arguta e disinibita. Belli anche i ruoli di contorno che fanno degli Amici della Fauna una combriccola mica da ridere.

 

Qualche caduta nel ridicolo c’è quando lo script vira verso il comico grottesco, ma per fortuna succede di rado e non compromette l’atmosfera che resta comunque inquietante. L’idea del libro per bambini, usato come firma per gli omicidi, purtroppo sembra solo un escamotage buono come un altro, ma in compenso ogni volta che l’enigma sembra vicino ad essere risolto, un colpo di scena orienta la storia verso una nuova e inaspettata direzione.

 

Di orrore ce n’è poco, ma la tensione non manca e c’è spazio anche per qualche scena erotica. In effetti la storia non è particolarmente verosimile, però il movente che dà origine al massacro ha un certo fascino tragico e perverso.

 

Curiosità: Pierino Porcospino è un famoso libro per bambini scritto nel 1844 dal medico tedesco Heinrich Hoffmann. Il titolo originale è Der Struwwelpeter. Il sottotitolo italiano recita “Allegre storielle e buffi disegni per bambini da 3 a 6 anni”. A tradurre il libro nel Bel Paese fu, alla fine dell’ottocento, Gaetano Negri, futuro sindaco di Milano, mentre in America ci pensò addirittura Mark Twain.

 

Curiosità numero 2: L’immagine che ritrae Pierino Porcospino all’interno del libro mette in evidenza una certa somiglianza con Edward Mani di Forbice, il personaggio creato da Tim Burton che al libro in questione si è ispirato quando ha scritto le filastrocche di Morte Malinconica Del Bambino Ostrica.



scritto da: Francesco Cortonesi


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