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CONSTANTINE - recensione

Titolo: CONSTANTINE
Titolo originale: Constantine
Regia: Daniel Cerone, Neil Marshall
Interpreti: Matt Ryan, Angelica Celaya, Charles Halford, Harold Perrineau
Anno: 2014

Creato da Alan Moore, apparso per la prima sui fumetti di Swamp Thing e poi divenuto protagonista di una sua serie, Hellblazer, John Constantine è un personaggio di culto, protagonista di storie in cui occultismo e quotidianità si mescolano fino a diventare inseparabili.
 


 
Nel 2005 si tentò di portarlo all'attenzione del grande pubblico. Nel film Constantine il protagonista, interpretato da Keanu Reeves, da britannico diventava americano. Era poco più che un film d'azione a tinte horror, troppo lontano dal materiale di partenza per poter soddisfare i fan accaniti e troppo blando e generico per soddisfare il resto del grande pubblico. Inutile dire che la serie TV sul personaggio, di cui si parlava da molto tempo, era molto attesa e c'era la possibilità che potesse rimediare allo smacco cinematografico.
 


 
L'episodio pilota però non aiuta di certo a partire con il piede giusto. Una scrittura di basso livello, quasi da compito a casa, e una premessa di partenza con la frase abusata "un'antico male si risveglia" fanno storcere il naso di fronte a questo nuovo Constantine. Eppure, una volta superato questo zoppicante inizio, la serie comincia a muoversi in una direzione interessante. Il formato fortemente episodico funziona, e solo a metà stagione troviamo una storia che necessita di due puntate per essere raccontanta.
 
 


Malgrado la tanta decantata fedeltà al materiale fumettistico, ci sono diversi cambiamenti, non tanto nel personaggio di Constantine, ma in tutto ciò che lo circonda.  Ci sono due piccole abitudini che hanno sempre caratterizzato il personaggio: il suo fumare in modo costante e la sua incapacità di guidare. Nel primo caso, i produttori hanno schivato costantemente il problema, mascherando il fumo di sigaretta e il fatto che John fumasse, a causa delle ferree leggi sul fumo delle serie TV americane. Nel secondo caso, ora è perfettamente in grado di guidare da solo, eliminando di fatto la sua dipendenza da chi gli sta intorno per i trasporti.
 


Tra i protagonisti, Matt Ryan, visto in serie tv come Criminal Minds e apparso anche su Vikings, riesce da solo a trascinare la serie. Anche se in alcune occasioni gli eccessi di recitazione sono evidenti, l'attore convince pienamente nella parte del magnifico bastardo che è Constantine. A fargli da coro ci sono la veggente Zed e l'amico tassista Chas. Benché questi due personaggi siano estremamente poco interessenti all'inizio della serie, essi vengono sviluppati decentemente man mano che gli episodi si susseguono. Chas, presentato come una specie di quasi immortale, viene poi mostrato non solo come un mezzo che John usa per raggiungere il suo fine. Meno sviluppata è invece la sottotrama di Zed, complice anche il fatto che la serie è stata per ora interrotta.
 


Il fato della serie è ancora alquanto incerto, dopo solo tredici episodi potrebbe essere conclusa, complici dati d'ascolto decenti ma non eccezionali. Un peccato senz'altro per chiunque sia un fan del personaggio che, ridotto in passato ad essere un banale action hero, qui riusciva a trovare un'immagine più consona alla sua controparte cartacea. La serie potrebbe essesere salvata dalla NBC, ma fino ad oggi nessuna notizia in merito è arrivata al riguardo.
 


 
Se state cercando una serie a tinte dark, con un amabile bastardo come protagonista, circondato da persone messe anche peggio di lui, allora Constantine potrebbe fare al caso vostro.
Vi raccomandiamo anche la sue serie a fumetti, Hellblazer per avere un'idea più precisa sul personaggio e sulle sue cupe avventure.



scritto da: MATTEO MORETTI


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