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APOCALYPSE - recensione

Titolo: APOCALYPSE
Titolo originale: The great and secret show
Regia: Clive Barker
Interpreti:
Anno: 1989

Usando segrete conoscenze alchemiche e il supporto della scienza moderna è possibile produrre un fluido (sarà chiamato il Nuncio, "il messaggero"), capace di accelerare il processo evolutivo degli esseri coi quali viene a contatto. Se somministrato a una scimmia la trasforma in una creatura dalle fattezze ancora animalesche, ma dalla mente e dall’animo indubbiamente umani. Cosa succede all'homo sapiens sapiens che lo prova sulla propria pelle? Chi ne ha il coraggio diventerà una creatura potentissima e praticamente immortale, una specie di stregone o di semidio; ma la cosa notevole è che si evolverà assecondando le proprie passioni e i tratti della propria personalità.  

Randolph Jaff, un impiegato delle Poste frustrato e assetato di dominio diventa il Jaffe, un essere capace di estrarre dagli uomini le loro peggiori paure e di trasformarle in creature mostruose.  Richard Fletcher, uno scienziato fallito dedito all’uso di allucinogeni, si evolve in uno spirito luminoso che, seppure non privo di difetti e patetismi, ha il coraggio di opporsi ai piani del Jaffe. Tommy-Ray, un adolescente pieno di rabbia e desiderio di vendetta, viene trasfigurato nell’entità portatrice di distruzione chiamata “Il ragazzo della Morte”. Trasformazioni, resurrezioni, dimensioni parallele, scontri campali e misteri da svelare: la cittadina californiana di Palomo Grove non può davvero continuare a dormire sonni tranquilli… 

 


Non bastano i concetti di Bene e di Male per definire i molti personaggi che popolano le pagine di Apocalypse. Moderni cavalieri ariosteschi, si muovono in uno scenario sconfinato e fantastico; ognuno è dotato di differenti caratteristiche morali, spirituali, mentali e sessuali, ognuno usa i mezzi che ha a disposizione per portare a termine la propria quête. Obbiettivo di tutte le ricerche, oltre al Nuncio, è il sentiero per raggiungere un’altra dimensione chiamata Quiddità: per alcuni è terra di conquista, per altri un territorio da preservare da possibili invasori. 

 

Apocalypse è il primo capitolo di una corposa opera in tre volumi (il secondo, Everville, è uscito nel 1994; la stesura del terzo e ultimo non è ancora stata terminata), ma può essere letto anche autonomamente. 

 

L’interesse maggiore di questo romanzo non risiede tanto nei meccanismi della suspense quanto nelle trovate metafisiche, nei continui colpi di scena e nel dispiegarsi dell’immaginazione sfrenata dell’autore. Il principale scopo di Barker sembra essere quello di dimostrare in ogni pagina la qualità e la potenza della propria capacità immaginativa; il suo grande merito è che questo sforzo non va a scapito della coerenza dell’opera. Apocalypse non si risolve in una stramberia postmoderna e weird, ma in un racconto divertente e originale, dalla trama a tratti avvincente, che cerca di offrire un punto di vista eretico sui Grandi Fatti della vita, dell’amore e della morte.  

 

Scritto nell’inconfondibile, elegante e vivace stile del Necromante di Liverpool, questo romanzo è consigliato soprattutto a chi è stanco delle solite trame e dei soliti personaggi e a chi vuole ampliare il proprio vocabolario fantastico con concetti (tra i più interessanti quello di Spira Temporale) ed esseri (i Lix, i Terata, gli Hallucigenia, gli Iad Uroboro) originali.    

 

Curiosità numero uno:  Clive Barker ha dichiarato in un’intervista che, di tutti i suoi libri, è stato questo il più difficile da scrivere. 

 

Curiosità numero due:  Tra i molti personaggi, accanto a semidei, star di Hollywood ed esseri di altre dimensioni troviamo l’investigatore Harry D’Amour, comparso per la prima volta nel racconto L’ultima illusione. Il detective tornerà in Everville e in The Scarlet Gospels (di prossima uscita) in cui si scontrerà col cenobita Pinhead.



scritto da: Andrea Berneschi


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