
Titolo: MESSENGERS (THE)
Titolo originale: Messengers (The)
Regia: Pang Brothers
Interpreti: Kristen Stewart, Dylan McDermott, Penelope Ann Miller, John Corbett, Evan Turner, Theodore Turner, William B. Davis
Anno: 2007
Neo-agricoltore dedito alla coltivazione di girasoli si trasferisce in una vecchia fattoria con moglie e figli. La dimora è abitata da misteriose presenze...
Dagli autori di The Eye una ghost story all'insegna del già visto, non esaltante ma con qualche momento riuscito. Hanno un bel dire i sostenitori della tesi secondo cui, a metà del primo decennio del 2000, l’horror cinematografico si sarebbe trasferito ad Oriente, a scapito delle produzioni occidentali affette da cronica carenza d'idee.
Gira e rigira, non sono pochi ii filmakers asiatici pronti a fare i bagagli e a trasferirsi a Hollywood per infondere nuova linfa al decadente cinema del terrore a stelle e strisce. Il problema è che spesso le idee di questi nuovi profeti del terrifico non sono poi così originali ed esaltanti. Ne sono un esempio i volenterosi Pang Brothers, che con The Eye avevano dimostrato una certa capacità di creare suspense, ma senza meriti sul versante dell’originalità.
Ulteriore conferma dei loro limiti viene dalla loro prima trasferta americana: THE MESSENGERS non è altro che l’ennesima incursione nel filone delle case infestate, che guarda sia agli archetipi dell’horror statunitense (particolarmente gettonati Amityville Horror, Shining e Poltergeist) sia al nuovo cinema fantastico orientale (Ju-On in particolare).
Gli ingredienti sono i medesimi: da un lato la classica famiglia borghese in crisi (papà disoccupato e con evidenti difficoltà a rimanere coi piedi per terra; mamma casalinga frustrata; figlia adolescente e combinaguai; fratellino ancora lattante ma con evidenti virtù medianiche); dall’altro il consueto rosario di orrori ultraterreni (strani rumori in soffitta, violenti fenomeni di telecinesi, stormi di corvi che sembrano vegliare sull’antica dimora, spettri putrescenti che emergono da pareti, pavimenti e melma).
Il finale si tinge di giallo, perché gli strani fenomeni si riveleranno premonitori di una minaccia che non proviene da dimensioni ultraterrene…Prevedibilissimo nello svolgimento, personaggi tagliati con l’accetta e molesti effettacci sonori.
Tutto qui; davvero poco per salutarlo come un capolavoro, ma questo THE MESSENGERS non mancherà di far presa su chi si accontenta di trame da pelle d’oca stereotipate e quindi per certi versi rassicuranti. Istruzioni per l’uso: da sorbire in arene estive in compagnia, per ululare allegramente nelle scene clou.