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SONNO NERO DEL DR. SATANA (IL) - recensione

Titolo: SONNO NERO DEL DR. SATANA (IL)
Titolo originale: Black Sleep (The)
Regia: Reginald Le Borg
Interpreti: Basil Rathbone, Lon Chaney Jr,John Carradine, Bela Lugosi, Akim Tamiroff, Herbert Rudley, Patricia Blair
Anno: 1956

Londra, 1872. Il dottor Gordon è condannato a morte, benché innocente. Il collega Cadmann, prima dell’esecuzione, gli dà una polvere che provoca in lui una sorte di morte apparente. Ottenuto il corpo di Gordon, creduto morto, Cadmann lo rianima e lo porta nel castello di Saint Griffith dove compie esperimenti misteriosi ma fallimentari sul cervello di persone che perlopiù restano psichicamente menomate. Gordon capisce di che cosa si tratta e scopre tra le vittime di Cadmann l'uomo del cui omicidio era stato accusato. Nonostante le giustificazioni di Cadmann, le cose prendono una piega sempre più sinistra.

 

Curioso, a tratti bizzarro, tutto sommato divertente. La storia è una variante dell’Isola del dr Moreau in salsa gotica. Diretto da Reginald Le Borg, regista di rilievo ma da molti considerato un vero e proprio talento sprecato, probabilmente a causa della sua totale remissività nei confronti dei produttori.

 

Acclamato come classico, più per l’incredibile cast che per la qualità intrinseca dell'opera, IL SONNO NERO DEL DR. SATANA alterna momenti di buona fattura a scene che sembrano uscite da una sceneggiatura di Ed Wood. Del resto il film è del ’56, vera e propria linea di confine tra la gloriosa generazione in bianco e nero che aveva reso grande il cinema dell’orrore della Universal e quella successiva che avrebbe scoperto il colore, modificando in modo sostanziale le strutture degli script.

 

Qui un Bela Lugosi a un passo della morte, un Lon Chaney jr visibilmente alterato e un sempre inimitabile Tor Johnson sono le colonne portanti di un film che schiera un Basil Rathbone invecchiato e cattivissimo come protagonista e un John Carradine tristemente relegato in un ruolo da macchietta. IL SONNO NERO DEL DR. SATANA è per certi versi un quadro perfetto. Un tramonto romantico e triste. Un segno dei tempi.

 

Luci e ombre quindi per una pellicola che ha un posto nella storia, destinata principalmente a un pubblico di cultori in grado di apprezzare anche le involontarie cadute nel grottesco tipiche delle produzioni “mordi e fuggi”.

 

Dvd italico della Sinister non male. Tra gli extra il commento di Luigi Cozzi.

 

Curiosità numero 1: il film è stato girato in 12 giorni

 

Curiosità numero 2: nel film doveva esserci anche Peter Lorre, ma alla fine le richieste di Lorre furono ritenute troppo eccessive.

 

Curiosità numero 3: Lugosi, durante le riprese si disse sempre molto dispiaciuto di non aver alcuna battuta da recitare e più volte chiese al regista di modificare la sua parte. Alla fine Le Borg accettò di giare alcune scene con dei dialoghi, ma queste scene non furono mai utilizzate.



scritto da: Francesco Cortonesi


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