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DOGORA / IL MOSTRO DELLA GRANDE PALUDE - recensione

Titolo: DOGORA / IL MOSTRO DELLA GRANDE PALUDE
Titolo originale: Uchu Daikaiju Dogora
Regia: Ishiro Honda
Interpreti: Yosuke Natsuki, Yoko Fujiyama, Hiroshi Koizumi, Nobuo Nakamura, Robert Dunham, Akiko Wakabayashi, Jun Tazaki
Anno: 1964

Fantahorror giapponese del 1964 che mescola mostruosità aliene con rapinatori di diamanti. Il film è delirante, ma le scene della medusa gigante che minaccia la città sono da antologia.
La regia è del solito Ishiro Honda.

 

Un satellite per le trasmissioni televisive, lanciato in orbita terrestre da un centro spaziale, scompare dopo pochi minuti di volo. Sugli schermi di controllo, per brevi istanti, si intravede una misteriosa entità proveniente dal cosmo profondo. La creatura è simile ad una gigantesca medusa e il suo nome è Dogora. Il pianeta Terra rappresenta una preda ambita dal mostro, poiché sulla superficie esistono moltissime miniere di carbonio a cielo aperto, suo cibo naturale. Una banda di ladri di diamanti, un ispettore della polizia giapponese, un investigatore americano ed uno scienziato si trovano costretti a fronteggiare il mostro.

Bizzarro quanto basta per essere considerato in qualche modo originale, il film di Honda ha però il difetto di basarsi su uno script piuttosto noioso e superficiale. A dirla tutta alcuni spunti sarebbero pure interessanti, ma il tutto è pervaso dal trash più abusato: rapinatori con occhiali scuri, mosse di karate e battutine tristi.

Per quasi tre quarti del film assistiamo ad una storia di gang Yakuza in guerra tra loro, senza che venga presa in considerazione la presenza di mostri alieni. E’ un peccato, perché gli effetti di Eiji Tsuburaya sono grandiosi e le scene che vedono la terribile medusa squarciare le nubi e sovrastare la città sono di una bellezza e di un'eleganza assolutamente inusuali.  La battaglia finale combattuta con il supercannone sarebbe pure divertente, ma dopo un po’ il tutto diventa ripetitivo e subentra la noia. Comunque, uno dei lavori più spiazzanti di Honda.

Curiosità: DOGORA evidentemente spiazzò anche i distributori italiani dell’epoca, che decisero di far uscire il film inserendo nei manifesti di lancio addirittura Godzilla.

Curiosità numero 2: i distributori italiani stravolsero anche il titolo, che trasformò la medusa aliena in un mostro di una grande palude.
Come è facile immaginare, di paludi nel film di Honda, manco l’ombra.



scritto da: Francesco Cortonesi


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