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COLLINE HANNO GLI OCCHI 2 (LE) - recensione

Titolo: COLLINE HANNO GLI OCCHI 2 (LE)
Titolo originale: Hills Have Eyes 2 (The)
Regia: Martin Weisz
Interpreti: Michael McMillian, Jessica Stroup, Jacob Vargas, Flex Alexander, Lee Thompson Young, Daniella Alonso
Anno: 2007

Sequel del remake di Le Colline Hanno Gli Occhi firmato da Alexandre Aja. Girato alla buona, provvisto di un certo ritmo e con una mediocre fotografia , LE COLLINE HANNO GLI OCCHI 2 sgrana il prevedibile rosario delle atrocità (con effetti speciali sanguinosi di Nicotero &Co) non proponendo nulla di nuovo, ma riuscendo comunque a tenere alta l’attenzione dello spettatore.

 

Un fenomeno curioso legato alla moda dei remakes di classici dell’horror realizzati negli ultimi anni, è la tendenza a non fermarsi alla mera imitazione, ma ad andare oltre tentando di riscrivere in chiave moderna le tematiche scaturite da siffatte pietre miliari. Ne è un esempio il rifacimento di Non aprite Quella Porta, che ha ispirato un prequel ricollegato in maniera evidente al nuovo modello.

Stessa cosa avviene anche col nuovo Le Colline Hanno Gli Occhi di Aja, da cui scaturisce questo sequel diretto da Martin Weisz. E vorrà pur dire qualcosa se il remake di Non Aprite Quella Porta è stato prodotto da Tobe Hooper e la sceneggiatura del film di Aja è stata scritta da Wes Craven in persona. Gli stessi ideatori delle pellicole originali hanno benedetto e in alcuni casi firmato di loro pugno il rinverdimento dei titoli che li hanno resi celebri.

Rispetto al prototipo anni '70, questo nuovo capitolo sui freaks cavernicoli ed antropofagi accentua la filiazione dal filone survivor: il film racconta di alcuni soldati della Guardia Nazionale piuttosto imbranati, costretti a lottare per salvare la pelle dopo essersi ficcati nell’area desertica diventata dominio dei trogloditi mutanti.

La prima parte rispetta i canoni del survivor movie, con agguati mortali e tensione che sale; poi la narrazione assume una piega quasi lovecraftiana, con i superstiti costretti a esplorare il sottosuolo per stanare i loro persecutori. Da segnalare una scena di stupro ultra laida e qualche luogo comune (il freak buono che si schiera contro i propri simili per proteggere le vittime ). Si può vedere, a patto di non aspettarsi chissà cosa.



scritto da: Corrado Artale


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