
Titolo: VAMPIRI DELLO SPAZIO (I)
Titolo originale: Quatermass II: Enemy From Space
Regia: Val Guest
Interpreti: Brian Donlevy, John Longden, Sid James, Bryan Forbes, William Franklyn, Vera Day, Charles Lloyd Pack, Michael Ripper, Percy Herbert
Anno: 1957
I VAMPIRI DELLO SPAZIO è un sequel anomalo, che poco o nulla ha a che spartire con il suo predecessore (L'Astronave Atomica Del Dottor Quatermass)salvo la presenza di Quatermass stesso e dell’ispettore Lomax interpretato questa volta da John Longden. Originale, paranoico e adrenalinico, è comunque da vedere.
Dopo una pioggia di misteriosi areoliti provenienti dalla spazio profondo, il dottor Quatermass inizia ad indagare su una strana istallazione industriale poco fuori Londra, che ricorda in tutto e per tutto un suo progetto pensato per portare stabilmente l’uomo sulla Luna. L’indagine gli fa conoscere i membri della comunità di Wynerton Flats, assunti in blocco dai dirigenti dell’industria per compiere le più svariate mansioni.
Nonostante le resistenze della stessa comunità, Quatermass intuisce che qualcosa non è come sembra e cerca, con l’aiuto di Lomax e di un intraprendente giornalista, di sapere cosa nascondono le scintilanti cupole che svettano sul perimetro della fabbrica. I militari che presidiano l’edifico intervengono scatenando però una rivolta operaia, ma l’orrore è sul punto di manifestarsi.
Pervaso da un clima in stile con L’Invasione Degli Ultracorpi, il film di Val Guest è, insieme a L’Astronave Atomica Del Dottor Quatermass, uno dei migliori Sci-Fi del decennio e ritrae tutta la paranoia inglese residua della Seconda Guerra Mondiale, che va dalla paura delle bombe inesplose alla propaganda da lavaggio del cervello. Gli alieni sono qui parassiti che si impossessano della volontà degli esseri umani, ma ciò che nascondono le cupole è di fatto al di là di ogni immaginazione.
Ritmo vorticoso, regia come al solito impeccabile e soprattutto un’ambientazione originale fanno de I VAMPIRI DELLO SPAZIO un vero e proprio manifesto del cinema di fantascienza inglese degli anni '50.
C’è chi ha parlato di apologo politico.
Curiosità: all’interno della taverna dove si riunisce tutta la comunità di Wynerton Flats, si nota chiaramente un manifesto con il celebre slogan bellico inglese: “Segreto significa labbra cucite.”