
Titolo: TO SIR, WITH LOVE
Titolo originale: Seuseung-Ui Eunhye
Regia: Dae-Woung Lim
Interpreti: Seong-won Jang, Eung-su Kim, Dong-kyu Lee, Yeong-seon Kim, Ji-hyeon Lee, Mi-hee Oh, Hyo-jun Park, Yeong-hie Seo
Anno: 2006
Discreto horror coreano dalle atipiche connotazioni argentiane: l'ombra del regista italiano è vivissima e quasi tangibile, quasi fossimo in un film di Byeong-ki Ahn (Gawi). A distanza di anni, alcuni ex scolari si recano a trovare l'anziana maestra gravemente malata, ma vecchi rancori e amarezze sopite porteranno lentamente la vicenda a un epilogo luttuoso e sanguinoso. La storia, raccontata dall'unica sopravvissuta, nasconde in realtà una sorpresa.
Il film trasuda sangue e morbosità, ma riesce, grazie ad una regia fresca e sperimentale, a non risultare né gratuito né risaputo. Il regista cita classici americani come Il Tunnel Dell'Orrore di Tobe Hooper, soprattutto nella figura del bambino deforme, senza eccedere nel manierismo.
Tracce di slasher alla Venerdì 13 arricchiscono un lavoro che riesce a tratti a spaventare. Le belle scene infatti sono parecchie. Notevole quella della ragazza con gli occhi graffettati davanti al fidanzato morto soffocato da un drink di acqua bollente e lamette.
L'unica cosa a stonare è forse il finale un po' troppo sbrigativo nel suo sensazionalismo, ma poca cosa in un film che sa colpire con forza.
Da antologia la maschera del serial killer.