a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 123




SHUTTER - recensione

Titolo: SHUTTER
Titolo originale: Shutter
Regia: Banjong Pisanthanakun, Parkpoom Wongpoom
Interpreti: Ananda Everingham, Achita Sikamana, Natthaweeranuch Thongmee, Unnop Chanpaibool, Titikarn Tongprasearth, Sivagorn Muttamara
Anno: 2004

Il tanto pubblicizzato SHUTTER altro non è che l'ennesimo film con spettro dagli occhi a mandorla, che copia l'ormai inflazionatissimo Ringu del 1998. La storia, abbastanza banale, si risolleva leggermente nel finale con una trovata intelligente e terrificante, ma che da sola non basta a salvarlo dalla mediocrità dell'insieme.

 

Se pensiamo che la frase di lancio è “il più grande successo al botteghino thailandese”, se ne deduce che o si usano parole a caso per lanciare un film, o che in Thailandia si accontentano veramente di poco. Certo Ringu non è l'unico film a cui SHUTTER fa l'occhiolino. Potremmo citare anche The Eye, Ju-on, The Spiral e molti altri. Qua siamo alle prese con un film “puzzle”, che riprende vari elementi da pellicole del genere riuscendo a regalare soltanto un'ora e mezza di noia stereotipata.

 

Storia di fantasmi rancorosi, cattiverie giovanili, acqua, fotografie distorte, un fantasma di una ragazza pallida coi capelli bagnati e via dicendo. Viene da pensare che la tanto esaltata nouvelle vague del cinema d'Oriente abbia ormai attinto tutta l'acqua dal pozzo (!) e ne stia ormai raschiando il fondo da un bel po'.

Incredibile vedere come vengano esaltate pellicole così. In confronto, il cinema di genere nostrano (anche quello più attuale e decadente) è sempre e comunque dieci spanne sopra. Perché davvero, di questi polpettoni che si clonano fra di loro non ne possiamo più. Da dimenticare.



scritto da: Marco Ristori


comments powered by Disqus