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27 GIORNI DEL PIANETA SIGMA (I) - recensione

Titolo: 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMA (I)
Titolo originale: The 27th Day
Regia: William Asher
Interpreti: Gene Barry , Valerie French, George Voskovec George Voskovec
Anno: 1957

Un alieno sequestra a bordo di un disco volante cinque persone di cinque influenti zone del mondo. Un giornalista americano, uno scienziato tedesco, un soldato russo, una ragazza inglese e una rivoluzionaria cinese. A loro viene affidato il compito di portare sulla terra un misterioso contenitore con tre capsule che compongono un arma letale in grado di scatenare la Terza Guerra mondiale. Ogni contenitore può essere aperto soltanto con la forza della mente del suo possessore. Il viaggiatore interplanetario spiega di provenire da un mondo ormai giunto alla fine e la cui popolazione avrebbe scelto la Terra come seconda patria e via di salvezza.

 

L’etica degli alieni vieta loro di uccidere, ma convinti che il genere umano porti in sé il germe della propria distruzione, l'extraterrestre decide di affidare il destino dell’umanità ai cinque rapiti. Ogni capsula può infatti annientare la vita umana in un raggio di 3000 miglia senza distruggere le cose e quindi il pianeta. Tempo per usufruire dell’arma da parte dei terrestri: 27 giorni. Tempo a disposizione degli alieni prima di estinguersi : 35 giorni. Se gli esseri umani finiranno per usare l'arma e di conseguenza autodistruggersi, gli alieni si imposseseranno del nostro amato pianeta. Altrimenti periranno dignitosamente.

 

Riusciranno i cinque rapiti, una volta tornati sulla Terra, a custodire il segreto e a impedire così ai loro governi di approfittare dell’arma micidiale per cercare di imporre la propria supremazia sugli avversari trascinando di conseguenza la razza umana verso l'estinzione?

 

Fantapolitica alla stato puro. Apoteosi del maccartismo.  Personaggi caricaturali. Davvero interessante se visto come una sorta di metafora fantascientifica del pensiero occidentale al culmine della Guerra Fredda. Il concetto alla base della storia è intrigante, per certi versi siamo dalle parti di Ultimatum alla Terra, anche se I 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMA  paga le conseguenze di un budget di poco superiore a quelli che poteva permettersi Ed Wood. La regia è piuttosto piatta e il ritmo della vicenda è frammentato. Decisamente noiosa risulta l’inevitabile storia d’amore che sboccia tra il giornalista e la bella inglesina, unico contrappunto al precipitare degli eventi.  Di gran lunga migliore il ritratto caricaturale di uno Stalin pronto a tutto pur di premere per primo il letale “pulsante rosso!”.

 

In definitiva quindi, nonostante i difetti tecnici, è da riscoprire soprattutto se visto come una sorta di documento storico prodotto dal cinema di fantascienza, specchio di certi ideali politici occidentali della fine degli anni 50. Buoni e cattivi ma soprattutto Bene e Male. Per la cronaca la soluzione è tutta qui! Dal momento in cui i protagonisti comprenderanno in modo inequivocabile questo concetto, l'enigma che l'arma aliena nasconde diventerà elementare. La razza umana apparentemente pacificata forse sarà persino in grado di convivere con una razza proveniente da un altro pianeta. Ok, sono parole un po' criptiche, ma il rischio spoiler è alto. Ovviamente una volta visto il film tutto vi sarà chiaro...

 

Non solo per completisti. Piacerà anche a chi ama l’ingenuità e la “propaganda” filo occidentale della fantascienza americana del tempo che fu.

 

Dvd della Sinister di buona qualità, ma attenzione ai bug. Nella mia copia manca la traccia in italiano come invece annunciato in copertina.

 

Curiosità: lo sceneggiatore è Jhon Mantley scrittore e autore televisivo, noto in America per essere l'ideatore di Gunsmoke, la serie più longeva della tv statunitense. Gunsmoke veniva trasmesso in alternanza con Ai Confini della realtà. Curiosità nella curiosità: Mantley ha vissuto a lungo in Italia. La moglie faceva la doppiatrice di Sophia Loren e Gina Lollobrigida.

 

Curiosità numero 2: La sequenza con il disco volante iniziale è ripresa interamente da La Terra Contro i Dischi Volanti. A relizzare l'effetto speciale era stato Ray Harryhausen.

 

Curiosità numero 3: il giornalista americano è interpretato da Gene Barry protagonista di La Guerra dei Mondi.



scritto da: Francesco Cortonesi


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