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REST STOP - recensione

Titolo: REST STOP
Titolo originale: Rest Stop
Regia: John Shiban
Interpreti: Jaimie Alexander, Joey Mendicino, Deanna Russo, Diane Salinger, Curtis Taylor, Joseph Lawrence, Gary Entin
Anno: 2006

Questo è un film che ci fa sentire stupidi.
Lo si può vedere e rivedere cento volte, ma il risultato rimarrà sempre lo stesso.
Incomprensibile. REST STOP è qualcosa di incredibile: girato benissimo e con un budget irrisorio (la Warner decide di distribuirlo direttamente in dvd), tanto da risultare quasi all'avanguardia per come riesce a raccontare una storia risaputa.

 

Di certo non lo si può definire un film riuscito, ma è tutto fuorché materia di scarto. La storia, dicevamo, di per sé è semplice: una ragazza barricata in una stazione di servizio è perseguitata da un feroce serial killer che ha rapito il suo fidanzato. Banale no?

Eppure dopo un inizio un po' lento ci troviamo di fronte a personaggi che appaiono e scompaiono senza ragione, freaks, ragazze che sputano sangue e cervella che saltano. REST STOP è un puzzle ricco di particolari all'apparenza senza senso, un film che deve essere guardato con attenzione e che offre diverse chiavi di lettura.

Se all'apparenza potrebbe sembrare un clone di Alta Tensione, ci si stupisce nel constatare che la direzione che prende la storia è sostanzialmente diversa. L'influenza del videogame Silent Hill è chiara, con anime dannate in cerca di redenzione in un universo oscuro che si sovrappone al nostro.

Si avvertono pure echi da Hostel e, elemento non da poco, gli attori risultano assai convincenti, se paragonati alla qualità media della recitazione negli horror straight to dvd di questi ultimi anni.
Ammaliante.



scritto da: Andrea Lanza


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