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GUERRA DI DOMANI (LA) - recensione

Titolo: GUERRA DI DOMANI (LA)
Titolo originale: Atomic Submarine (The)
Regia: Spencer Gordon Bennet
Interpreti: Arthur Franz, Dick Foran, Brett Halsey
Anno: 1959

Alcune navi in rotta verso il Polo Nord stanno scomparendo senza lasciare alcuna traccia. Per risolvere il mistero il comandante Wendover e un equipaggio di uomini scelti sono incaricati di dirigersi verso il Polo Nord a bordo di un moderno sottomarino. Ma giunti a destinazione il capitano e i suoi uomini dovranno fronteggiare una forma di vita aliena così potente da neutralizzare tutte le armi a loro disposizione.

 

Curioso. E’ probabilmente il primo film a trattare la tematica U.S.O (Unidentified Submarine o Submerged Objects, in pratica gli UFO sottomarini) quando ancora il fenomeno era praticamente sconosciuto. Gli ufologi iniziarono infatti a studiarlo solo all'inzio degli anni 70, dopo che nel 1964 il vascello per le ricerche polari Eltanin aveva fotografato a più di quattromila metri di profondita qualcosa che assomigliava incredibilmente a un'antenna radar nota appunto come "Antenna Eltanin". Anche l’idea di fare un film di fantascienza sfruttando i primi sottomarini atomici comunque era per l'epoca decisamente innovativa. 

 

Dal punto di vista tecnico bisogna riconoscere che la sceneggiatura ha un buon avvio con dialoghi persino “interessanti” e con chiari riferimenti alla diatriba tra pacifisti e militari neppure troppo superficiale. Poi, però, con l’apparire dell’astronave e dell’alieno ciclope dalla forma vagamente lovecraftiana la storia invece che decollare, si appiattisce e perde spessore.

 

Ingenuità, bizzarri tentativi di contrastare il nemico e una certa sbrigatività riportano LA GUERRA DI DOMANI nei parametri dei B movie low budget. Effetti molto poveri e molto semplici, ma tutto sommato efficaci e divertenti. In buona sostanza quindi, non si tratta di un capolavoro, ma si lascia vedere.

 

Il dvd italico, proposto con il titolo orginale THE ATOMIC SUBMARINE è di buona qualita. Audio e video sono ok. Extra però zero.

 

Curiosità: il Polo Magnetico, dove l’astornave aliena va a “ricaricare” le batterie non si trova nel punto indicato nel film,  ma più a nord in direzione del Canada.

 

Curiosità numero 2: nel film viene invitato a far parte dell’equipaggio uno scienziato che ha ricevuto il premio Nobel in oceanografia. Bene; non esiste il premio Nobel in oceanografia.

 

Curiosità numero 3: il regista Spenser Gordon Bennet era un veterano dei film di fantascienza, avventura e soprattutto western. Tra i suoi innumerevoli film figurano almeno due titoli molto noti ai cultori dei sci/fi super low budget: The Lost Planet e Mysterious Island.





scritto da: Francesco Cortonesi


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