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CAMPING DEL TERRORE - recensione

Titolo: CAMPING DEL TERRORE
Titolo originale: Camping Del Terrore
Regia: Ruggero Deodato
Interpreti: Mimsy Farmer, David Hess, Nancy Brilli, John Steiner, Ivan Rassimov, Bruce Penhall, Luisa Maneri, Nicola Farron, Valentina Forte, Charles Napier
Anno: 1987

Giovani campeggiatori cadono uno dopo l'altro sotto la lama di un assassino che secondo le leggende indiane sarebbe lo spirito di uno sciamano. Suspense ed effettacci per un thriller poco originale ma dignitoso. Dirige Ruggero Deodato, autore del cult Cannibal Holocaust.

 

Sebbene le origini dello slasher tricolore vadano fatte risalire a pellicole anni '70 come Reazione A Catena di Mario Bava e I Corpi Presentano Tracce di Violenza Carnale di Sergio Martino, è certamente negli anni '80 che annoveriamo i maggiori tentativi da parte del cinema italiano dell’orrore di cimentarsi in questo particolare sottogenere.

 

Con risultati talvolta eccellenti (basti pensare a Deliria di Michele Soavi, premiato al Festival di Avoriaz) ma il più delle volte modesti, forse perché l'imitazione dei prodotti d’oltreoceano ha finito col castrare l’inventiva dei più estremi filmakers nostrani, facendo venir meno quello spirito morboso e dissacrante che caratterizza le loro opere migliori. E’ il caso di questo CAMPING DEL TERRORE, diretto da un maestro del blood & gore nostrano come Ruggero Deodato. Il risultato è un prodotto troppo ripulito per risultare credibile, i momenti scabrosi sono eccessivamente soft e dal papà di Cannibal Holocaust era lecito aspettarsi di più.

 

La formula è la medesima applicata ai vari Venerdì 13: ambientazione boschiva, teen-agers porcelloni ma non troppo (piuttosto blande e castigate le situazioni erotiche), musicacce crepaspaventi (opera di Claudio Simonetti, che per la verità nel corso della sua carriera ha fatto assai di meglio), immancabile lista di cadaveri che rendono omaggio al titolo con cui la pellicola è circolata all’estero (Bodycount) ed altrettanto immancabile killer incappucciato che fornisce la materia prima.  Va detto comunque che il mestiere di Deodato si fa vedere anche qui, rendendo in maniera elegante un copione senza sorprese e tenendo desta l’attenzione.

 

Il cast è di tutto rispetto per i nostalgici del cinema di una volta, ci sono infatti: Mimsy Farmer, vera scream queen di tante pellicole italiane al sangue (Quattro Mosche Di Velluto Grigio, Black Cat, Macchie Solari), Ivan Rassimov, indimenticabile cattivone dei thriller di Sergio Martino, David Hess, trucido protagonista di favole nere come il cultissimo L’Ultima Casa A Sinistra di Wes Craven e Autostop Rosso Sangue di Festa Campanile e pure John Steiner, che i generi popolari all’italiana li ha sperimentati tutti (interprete di western, polizieschi, thriller, horror, commedie, erotici).

 

In una particina troviamo anche una giovanissima e scollacciata Nancy Brilli, che prima di consacrarsi alla televisione ha dato il suo contributo all’horror di casa nostra recitando anche in Demoni 2 di Lamberto Bava. Gli effetti speciali per animare il mostro sono opera dei fratelli Paolocci. 



scritto da: Corrado Artale


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