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I, ZOMBIE - recensione

Titolo: I, ZOMBIE
Titolo originale: I Zombie, A Chronicle Of Pain
Regia: Andrew Parkinson
Interpreti: Dean Sepling, Ellen Softley, Claire Griffin, Kate Thorougood, Mia Fothergill, Nick Mallinowski, Nana Takahashi, Paul Hyett
Anno: 1998

Accidenti che film!

Ci vuole un certo talento per riuscire a scrivere due righe e trasformarle in un soggetto adatto per un lungometraggio. Talento vero e proprio, capace di lasciare lo spettatore sconvolto, affascinato e ammirato come di fronte a un uovo di Colombo avvelenato. I, ZOMBIE è un cult.

 

Durante una giornata di lavoro in piena campagna, David entra dentro quella che a prima vista sembra una casa abbandonata. Qui trova alcuni corpi, tra cui quello di una donna deturpata in viso ma ancora viva. David a quel punto senza stare a farsi troppe domande, se la carica in spalla per portarla in ospedale, ma appena fuori dalla casa la donna lo morde. Per il Nostro inizia così una lenta e atroce decomposizione e il nutrimento improvvisamente si rivela indissolubilmente legato alla carne umana.


Strutturando la storia su due linee guida che corrono parallele (in una vediamo David precipitare verso la decomposizione e nell'altra la fidanzata costruirsi una nuova vita ), l'inglese Andrew Parkinson centra l'obiettivo in modo esemplare, facendo di I ZOMBIE un film tanto semplice quanto efficace che difficilmente non incontrerà il favore degli appassionati.


L'idea poi, piuttosto curiosa, di ambientare il film negli anni ‘80 (il film è dell'98) riesce in un certo qual modo a creare una bizzarra atmosfera in grado di sfumare un'evidente patina amatoriale che il film comunque possiede. Gli ultimi venti minuti, con la decomposizione in atto, sono piuttosto estremi, grazie anche a degli effetti semplici, ma decisamente efficaci. Memorabile la scena in cui David si “stecca” una gamba ormai quasi decomposta usando trapano e viti.


C'è tempo persino per una sorta di citazione di Tetsuo. La psicologia dello sfortunato protagonista in effetti è trattata in modo un po' semplicistico e superficiale, ma alla fine va bene anche così. Un horror notevole,
Una lezione per tutti gli indie.


Curioisità: dopo aver esordito con I ZOMBIE, Parkinson ha girato altri due film: Dead Creatures e Venus Drowning.



scritto da: Francesco Cortonesi


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