a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 123




CUBE 2 / HYPERCUBE - recensione

Titolo: CUBE 2 / HYPERCUBE
Titolo originale: Cube 2: Hypercube
Regia: Andrzej Sekula
Interpreti: Kari Matchett, Grace Lynn Kung, Barbara Gordon, Matthew Ferguson, Geraint Wyn Davies, Neil Crone, Bruce Gray
Anno: 2002

Seguito del film cult di Vincenzo Natali, con regia affidata questa volta al misconosciuto Andrzej Sekula e sceneggiatura scritta da Sean Hood già autore di Halloween Resurrection (ehm...) che decide di non utilizzare  probabilmente neppure un neurone per strutturare la trama di base.


Sequel da dimenticare.

 

Il solito, classico, gruppo di persone si sveglia all'interno di stanze che sembrano muoversi in continuazione come tasselli del cubo di Rubik.
Uno dopo l'altro finiscono per riunirsi in un' unica sezione, cercando di uscire da quella che pare, a tutti gli effetti, un'allucinante prigione strutturata secondo iperbolici principi matematici.



HYPERCUBE è sostanzialmente un film inutile. Per i primi cinquanta minuti sembra infatti di assistere ad un remake di The Cube, ma con meno mordente e con l'aggravante di personaggi insopportabili corroborati da dialoghi infami.

 

Quasi subito si è portati ad odiarli tutti, dalla protagonista alle comparse e, dopo un po' viene voglia di prendere a calci nei denti sia la povera vecchia mentecatta che l'odiosissima ragazza cieca; la situazione non migliora poi con il dipanarsi della vicenda e mentre i minuti passano è quasi impossibile non pensare a come querelare regista, direttore della fotografia, segretaria di edizione e chiunque abbia preso parte a questa baggianata.

 

Ok, ho esagerato. Ma il film è davvero brutto.

 

Se The Cube presentava un'idea originale ricca di colpi di scena, qui di originalità non c'è quasi più traccia e dico "quasi" perché a voler esser buoni, un minuscolo spunto interessante alla fine salta pure fuori. In effetti la teoria che accompagna il progetto, cioè quella di un ipercubo in grado di creare più dimensioni, sarebbe pure intrigante se trattata però con un minimo di logica.

 

Purtroppo però il tutto è qui letto con allucinante superficialità e con teorie che farebbero ridere anche chi ancora conta con il pallottoliere. Il finale poi presenta poi tante di quelle incongruenze con il resto del film da poter quasi essere considerato cosa a sé.
Peccato.

 

Curiosità: divertente citazione di Resident Evil.

 

Curiosità numero 2: la teoria dei multiuniversi è al centro di molti dibattiti e non sono pochi i fisici che tendono a dargli maggior credito della teoria delle stringhe.

 

Curiosità numero 3: incredibilmente il film ha vinto il premio della critica al Fantasporto, il festival del cinema che ogni anno si tiene in Portogallo.

Curiosità numero 4: lo sceneggiatore Sean Hood ha scritto Sick Girl il primo episodio dei Masters Of Horror girato da Lucky McKee.



scritto da: Francesco Cortonesi


comments powered by Disqus