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MIMESIS - recensione

Titolo: MIMESIS
Titolo originale: Mimesis
Regia: Roger A. Fratter
Interpreti: Margherita Di Sarno, Saba Wesser, Tanya Scott, Walter Carrera, William Carrera, Andrea Riva
Anno: 2005

MIMESIS vive una sua personale dimensione di “non giallo”; per certi versi sembra infatti di essere tornati negli anni '70, con intrecci cari a un certo cinema degli anni passati. Ma la confezione è solo una patina, che ben presto viene infranta. MIMESIS è un film di sole donne, poiché gli uomini sono contorno, tappezzeria, angeli folli privati della propria sessualità. A suo modo è affascinante.


Ogni tanto Fratter gira qualcosa di buono; è lecito quindi chiedersi il perché di tanto talento sprecato, visto che anni fa ha ci regalato il notevole Anabolyzer,  un film che arrivava a vette quasi romeriane di critica sociale, in un tripudio di sangue e depravazione morale.

MIMESIS non è un giallo quindi, non è un horror e non è un film erotico, ma raccoglie caratteristiche di tutti questi generi. La regia elegante, quasi da noir francese, regala momenti onirici che rendono ancora più affascinante l'intreccio.

Certo non tutto è perfetto: basti pensare ai flash interminabili di Roxy che balla, giusto per fare un esempio. Gli attori fanno bene il loro lavoro e, una volta tanto, non assistiamo a scenette d'oratorio, come accadeva nei precedenti lavori del regista bergamasco.

Un film interessante quindi, che si lascia guardare e apprezzare per diverse riuscite intuizioni. Anche perché, se paragonato a Sete Da Vampira, MIMESIS è un capolavoro...



scritto da: Andrea Lanza


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