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CADAVERE SQUISITO - recensione

Titolo: CADAVERE SQUISITO
Titolo originale: Exquisite Corpse
Autore: Poppy Z. Brite
Anno: 1996
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Andrew, serial killer inglese,  riesce a evadere dal carcere dove è rinchiuso per aver assassinato ventitré giovani uomini. Attraversato l’oceano, approda in una New Orleans marcia e decadente dove, nel torbido e violento sottobosco del quartiere francese, adesca le proprie vittime con il miraggio di un’intima appetitosa cenetta e un “dopo” ad alta gradazione alcolico erotica.


Contemporaneamente nello stesso ambiente, fra drogati, malati di AIDS, delinquenti e spostati di ogni risma, si aggira come un predatore il ricco Jay, rampollo di un’antica famiglia del luogo. Muovendosi su due piani contigui i due arrivano fatalmente a incontrarsi per fondersi come separate metà di una coppia satanica.


Romanzo cult degli anni 90, CADAVERE SQUISITO ha dato fama mondiale a Poppy Z. Brite spedendola dritta dritta nell’Olimpo degli autori maledetti della letteratura americana e non solo. In effetti è un romanzo violentissimo e la Brite certo non lesina nei dettagli. Sesso estremo, mattanze e cannibalismo:l tutto ispirato dalle terribili gesta di Jeffrey Dahmer meglio conosciuto come il cannibale di Milwaukee.

 

In realtà il romanzo della Brite è decisamente sopravvalutato e soprattutto la superficialità dei personaggi finisce per rendere il tutto poco più che una descrizione di atrocità. In definitiva CADAVERE SQUISITO è fondamentale per i collezionisti, ma non indispensabile per tutti gli altri.

 

Curiosità: Su Spin Magazine è stato paragonato ad American Psycho. Beh, diciamo che siamo piuttosto lontani...


Curiosità numero 2: Poppy Z. Brite, ha da qualche anno cambiato sesso e si fa chiamare Billy. Ha inoltre smesso di scrivere e nella vita si occupa di salvare gatti.



scritto da: Francesco Cortonesi


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