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LIBRO DEI MORTI VIVENTI (IL) - recensione

Titolo: LIBRO DEI MORTI VIVENTI (IL)
Titolo originale: Book Of The Dead
Autore: Autori Vari
Anno: 1989

Una giovane vedova che sta per partorire si barrica in casa, temendo che il marito, annegato, torni strisciando sul fondale marino per partecipare a modo suo al lieto evento.

Le suore di un convento, passate a un culto che definire eretico è un eufemismo, impongono ai “loro” zombie di indossare cappellini con le orecchie da Topolino.

Una banda di redneck armati fino ai denti si interessa più alla bellezza della commessa di un chiosco di hotdog che all’invasione dei morti che camminano.

Un serial killer deve fare i conti con le sue vittime, che non hanno più intenzione di starsene sepolte.

Un uomo perde il controllo durante una pratica sadomaso, causa la morte della partner e si trova costretto ad affrontare alcune imprevedibili conseguenze.

In alcuni locali di frontiera, pagando si può ballare con una morta, preventivamente legata, privata delle braccia e dotata di museruola metallica.

 

Queste ed altre sono le meraviglie contenute nella raccolta di racconti IL LIBRO DEI MORTI VIVENTI, datata 1989. L’antologia si apre con la prestigiosa introduzione di George Romero, l’uomo che potrebbe rivendicare il copyright sullo scenario “invasione di zombie”; i curatori, John Skipp e Craig Spector (autori di Maledizione Fatale) ammettono che “[…] la sua visione di un mondo invaso dai morti viventi divenne ben più di un’ingegnosa invenzione tematica: divenne un vero e proprio mythos contemporaneo, equivalente sotto ogni riguardo a quelli di Lovecraft […]”.

 

I sedici autori che partecipano al progetto (tra questi Stephen King, Joe Lansdale, Robert Schow, Robert McCammon, Ramsey Campbell) colgono la possibilità di reinterpretare a modo loro questo mito e di esplorare alcune delle sue declinazioni: dall’ironia, al disgusto, all’erotico, al tragico, al surreale. King si fa notare con Parto In Casa, incluso in Incubi E Deliri. Tra i racconti più riusciti ci sono sicuramente Un Triste Ultimo Amore Allo Snack Dei Dannati di Edward Bryant, Nel Deserto Cadillac Con I Morti di Lansdale e Mangiami di McCammon. Alcuni racconti hanno esiti non del tutto convincenti, ma la maggior parte sono buoni ed originali.

 

In questi tempi, nei quali la fame di carne umana dei morti viventi è niente in confronto della bramosia famelica che nutre l’industria del libro per le figure archetipiche del cinema horror, è difficile per il lettore medio riuscire a distinguere il romanzo o il racconto di qualità dalla semplice trovata, buttata giù in qualche settimana col solo scopo di cavalcare l’onda del successo.

 

Con questa antologia, invecchiata benissimo, si va sul sicuro; può essere considerata senza ombra di dubbio una pietra miliare del genere.

 

Da leggere!



scritto da: Andrea Berneschi


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