Stephen King cede i diritti di un suo racconto a un regista italiano! Per un dollaro!

A volte i sogni si avverano.
A volte, dicevamo. Non capita mai a caso: ci vogliono una serie di circostanze ben precise.
Da una parte, occorrono la passione e la voglia di fare. Non lo conosciamo di persona, ma Massimo Volta, così si chiama questo giovane regista, ce lo immaginiamo come un tipo grintoso, laborioso, pieno di coraggio. Non uno dei tanti abituati a piagnucolare "perché in Italia non ci sono le prospettive, non c'è pubblico, il Cinema è morto, l'arte è morta" e tutto il conseguente repertorio di banalità.
Dall'altra parte, serve un aiuto dal caso. O, se volete, dalla nobiltà d'animo di uno scrittore ormai più che "affermato" e "conosciuto".
Il resto della storia è in questo articolo: inutile farne la parafrasi, il nostro obbiettivo è più che altro quello di segnalarlo. Oltre che naturalmente linkare il trailer (questo), che è bellissimo, complimentarci con Massimo Volta e augurargli buon lavoro.
(P.S: "laboriosità", "nobiltà d'animo": che linguaggio ottocentesco abbiamo usato in questo articolo! Sono termini che oggi, nel boom del cinismo facile e del disimpegno postmoderno, solo degli ingenui potrebbero tirare fuori. Ma senza queste due qualità, qualunque nome si voglia loro attribuire, sarebbe mai possibile una storia come questa? A voi la risposta).
Fonte: La Stampa